Akihiro, un regista nativo giapponese che vive a Parigi, si reca nel suo Paese d'origine per intervistare i sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima per un documentario in occasione del 70° anniversario del disastro. Profondamente commosso dalle interviste, decide di prendersi una pausa dal lavoro e di girare per la città. Conosce così Michiko, una giovane donna allegra ed enigmatica.
Inizia bene con una sobria e interessante intervista ad una sopravvissuta, ma subito dopo si inabissa sempre più nel banale e nell'assurdo forzato. Inutile.
Ancora una volta un vecchio e un bambino in Natsu No Hikari, e poi due giovani, figli inconsapevoli di tempi tristi. La realtà assume toni metafisici per diventare credibile ad occhi per cui la rimozione, la dimenticanza, l’alterazione sono costanti.
Ricordare Hiroshima, dimenticare Hiroshima
Il mantra del film di Resnais torna ad accendersi come un lampeggiante ogni volta che quel nome riappare alla memoria.
Era il 1959, quattordici anni dopo la tragedia, una francese (Emmanuelle Riva) e un giapponese (Eiji Okada), un amore fugace, le parole di Marguerite Duras, i ricordi (Nevers, Hiroshima) e il presente (la stanza d'albergo, i… leggi tutto
CINEMA OLTRECONFINE
Un regista di origine nipponica vive e lavora da tempo a Parigi, ma un progetto di un documentario su Hiroshima lo riporta nel paese natio. Li il cineasta deve intervistare una sopravvissuta, intenta a raccontare nei dettagli, col volto diretto sulla telecamera, il giorno fatidico dello sgancio della bomba, in quella tragica alba del 6 agosto 1945, dopo la quale… leggi tutto
Ricordare Hiroshima, dimenticare Hiroshima
Il mantra del film di Resnais torna ad accendersi come un lampeggiante ogni volta che quel nome riappare alla memoria.
Era il 1959, quattordici anni dopo la tragedia, una francese (Emmanuelle Riva) e un giapponese (Eiji Okada), un amore fugace, le parole di Marguerite Duras, i ricordi (Nevers, Hiroshima) e il presente (la stanza d'albergo, i…
Akihiro è emigrato dal Giappone in Francia da 20 anni per studiare cinema. Ora lavora alla tv e sta giurando un documentario sulla bomba atomica di Hiroshima. Torna in Giappone dove al termine di una serie di intervista conoscerà Michiko una giovane donna che lo porterà con lei in un viaggio della memoria.
Jean Periot ci parla di Hiroshima, di memoria e di relazioni umane.…
CINEMA OLTRECONFINE
Un regista di origine nipponica vive e lavora da tempo a Parigi, ma un progetto di un documentario su Hiroshima lo riporta nel paese natio. Li il cineasta deve intervistare una sopravvissuta, intenta a raccontare nei dettagli, col volto diretto sulla telecamera, il giorno fatidico dello sgancio della bomba, in quella tragica alba del 6 agosto 1945, dopo la quale…
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Commenti (2) vedi tutti
Inizia bene con una sobria e interessante intervista ad una sopravvissuta, ma subito dopo si inabissa sempre più nel banale e nell'assurdo forzato. Inutile.
commento di kotrabAncora una volta un vecchio e un bambino in Natsu No Hikari, e poi due giovani, figli inconsapevoli di tempi tristi. La realtà assume toni metafisici per diventare credibile ad occhi per cui la rimozione, la dimenticanza, l’alterazione sono costanti.
leggi la recensione completa di yume