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L'uomo dei ghiacci

Regia di Fred Schepisi vedi scheda film

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La recensione su L'uomo dei ghiacci

di Oracolo85
7 stelle

Il film si apre con una leggenda Inuit (è ambientato in una stazione di ricerca nel Circolo Polare Artico) Degli scienziati trovano qualcosa congelato in un enorme blocco e pensano che si tratti di un animale preistorico (ad esempio un mammuth). In realtà , con loro (e anche nostra) sorpresa si tratta di uomo preistorico, un uomo di Neanderthal

 

 

Siamo in una sala operatoria e improvvisamente l’uomo del ghiaccio si risveglia, circondato da persone mai viste prima, vestite in un modo strano, spaventose per lui. L’uomo si agita, vuole alzarsi, scappare, non si dà pace. Nessuno sa come calmarlo ma improvvisamente uno degli uomini scopre il volto coperto da mascherina e cuffia e rivela un viso irsuto e con molti capelli. E’ molto somigliante all’uomo di ghiaccio e quindi quest’ultimo inizia a calmarsi. Ho voluto descrivere sommariamente questa scena per sottolineare come il tema principale del film sia: Cosa ci rende umani? Se avessimo la possibilità di portare in vita un uomo simile, cosa potremmo offrirgli? Sono tante le domande che emergono  e  che affascinano l’antropologo protagonista (Timothy Hutton) e noi spettatori facilmente ci identifichiamo in lui. Siamo curiosi di scoprire questo nostro antenato, così diverso per molti aspetti, ma che ci mette davanti a noi le nostre essenziali caratteristiche: il desiderio di socialità (amicizia, amore), la protezione dei nostri simili, la fede, il desiderio di sopravvivenza.

Anche se il film presenta un cast corale, sono Timothy Hutton e John Lone che riempiono lo schermo. Il primo ci regala uno scienziato generoso, con una sensibilità e dolcezza  che possedeva anche il suo personaggio nel film Gente Comune( di qualche anno prima).  John Lone, invece, truccato splendidamente, fa un lavoro eccezionale attraverso i gesti, i grugniti, e gli occhi. La sua è una completa trasformazione nel personaggio, un uomo di 40000 anni fa.  Un premio per la sua interpretazione sarebbe stato un atto doveroso. 

Una storia che non si perde in digressioni romantiche o avventurose ma che si costruisce  sul rapporto tra questi due uomini. Un rapporto breve e indimenticabile.

Un piccolo  film di fantascienza che merita di essere riscoperto.

 

John Lone, Timothy Hutton

L'uomo dei ghiacci (1984): John Lone, Timothy Hutton

 

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