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Persona

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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Badu D Shinya Lynch

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La recensione su Persona

di Badu D Shinya Lynch
10 stelle

Essere o sembrare di essere, questo è il dilemma.

Persona è lo scambio d'identità tra il cinema e lo spettatore, tra la finzione e la realtà. La maschera fa parte del volto, non potrebbe esistere senza di esso, ed entrambi sono componenti dello stesso corpo, dello stesso spirito e dello stesso vuoto. La maschera è una copertura essenziale, quasi mistica, per allontanarci dal male quotidiano, o più semplicemente da ciò che ci spaventa ; è un muro coriaceo ma non impenetrabile, che aspetta solamente la Persona giusta che possa abbatterlo. Ma non si parla di una differente metà, dell'anima gemella o di una diversa identità : è semplicemente quella parte di noi che che vediamo riflessa nello specchio, che sia essa finta realtà o reale finzione. Persona è il riflesso del cinema sul cinema : è l'urlo di Bergman che sbatte nelle pareti dell'arte, così da diventare eco infinito, o forse ego infinito. Un incipit stratosferico ed emblematico, che presagisce fine e caos - i quali aleggeranno continuamente nella mente delle due protagoniste. Il lungometraggio è l'inafferrabilità di una persona(lità) in continuo mutamento, è la trasfigurazione cinematografica della stabilità esistenziale. Un film imprescindibile e visionario in cui, soprattutto nella sequenza d'apertura, è presente del simbolismo alienante che, tra le varie rappresentazioni oniriche, esibisce delle immagini di morte - motivo scatenante che sconvolgerà pesantemente Elizabeth.

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