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Persona

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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nicolapalumbo

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La recensione su Persona

di nicolapalumbo
2 stelle

Dal blog  http://250films.splinder.com/
Ecco, ho pensato seriamente di smettere. Di interrompere la sfida arrivato a circa un quinto del cammino. Un uno-due così, con questi ultimi due film che ho dovuto vedere un giorno dopo l'altro, ammazzerebbe chiunque (tra l'altro: tre film nella settimana tutti del 1966 e il migliore è sicuramente "La Battaglia di Algeri). Me lo aspettavo, perchè già temevo Bergman, ma "Fanny ed Alexander" (post  217) mi aveva tranquillizzato: non un capolavoro, ma meno peggio del previsto. Qui un disastro. Siamo all'intellettualismo più elitario. Parole dopo parole ( e meno male che un'attrice, in una sorta di "Anna dei Miracoli" per malati di mente, ha perso la parola). E la vita e l'esistenza e l'esistenzialismo e il teatro e le inquadrature strane e il bianco e nero ipercontrastato. Capisco che possa piacere, ma per me il cinema deve saper anche intrattenere, produrre sentimento senza per forza far passare tutto solo dal cervello e deve avere una struttura narrativa. Bergman ha scritto questo film durante un ricovero ospedaliero in un periodo di noia totale e tutta questa noia si vede. Il tema del doppio, ma per favore, guardatevi "Fight club" e poi ne riparliamo. Comunque è il film che ha fatto innamorare il regista di Liv Ullman. Almeno sui sentimenti del regista non si può dire che nonabbia funzionato. e adesso speriamo in momenti migliori. Ho una vita laffuori e non posso perdere tempo con precipitati di noia.

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Ultimi commenti

  1. AIDES
    di AIDES

    Il bello della democrazia è proprio questo: ognuno può dire la sua, credendosi libero, dimenandosi come una farfallina diurna mentre crepuscola il bel tempo delle magnifiche sorti e progressive. Allo stesso modo, proprio questo sfavellare sciamatico è anche la sua più grande sciagura. ------------------------- Il cervello tutto di segreti e d'ombre è fatto, che sono il contrario del cervello da te menzionato, e che sussurra o strilla per canali profondi fisiologici d'alma e spirto che pari ignorare. Fight club parla alle tue aspettative secondo la sintassi dell'intrattenere che nulla ha di polare, ma l'uniformità del prodottino paracinegrafico. Per distruggere ci vuole più forza che per lodare, e qui si è ai pesi piuma. Regards spectateur

  2. ezio
    di ezio

    Lei ha un modo di intendere il cinema tutto suo....poi è logico che ci sono momenti che ognuno di noi preferisce opzionare film di evasione....ma Bergman rimane un maestro....per me.

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