Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Un film che nella forma ha la nitidezza, la perfezione e la tagliente freddezza di un'immagine riflessa. L'effetto visivo è assolutamente adeguato alla simmetria prodotta dalla compenetrazione tra le due personalità femminili ritratte. C'è però il sospetto che questa operazione si esaurisca in una sperimentazione sul piano puramente estetico, ed abbia, appunto, la stessa inconsistenza materiale della superficie argentata di uno specchio. La situazione presentata è irreale, la storia è sfuggente, ed il film, nel suo complesso, sembra librarsi nella dimensione sospesa ed interamente intellettuale di un'ipotesi psicanalitica. Un'opera difficile da valutare.
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