Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
Un cardiochirurgo con un passato da semi-alcolizzato (Farrell) si ritrova nel mirino vendicativo di un sedicenne psicopatico (Keoghan) convinto che suo padre sia morto sotto i ferri del medico. Il ragazzo dapprima entra nella sfera di benevolenza dell'uomo, dettata dai sensi di colpa, per poi farsi artefice di una vendetta che fa ammalare i figli del dottore, il quale si troverà costretto a sacrificare uno di loro.
Come già nel precedente The lobster, il greco Lanthimos punta tutto sul racconto distopico dallo stile straniato, algido, nel quale i sentimenti vengono espressi rigidamente, il sesso consumato attraverso lo sguardo posato su corpi inerti, l'ipocrisia serpeggia in ogni ambiente e il grande ospedale dove è ambientata la vicenda sembra una replica spetrale dell'Overlook Hotel di kubrickiana memoria. Lanthimos è abilissimo nel tenere alta la tensione per le due ore di film, facendosi aiutare dal ruolo centralissimo di una colonna sonora che procede a colpi di dissonanze e puntando tutto su un'estetica raggelata che è il suo marchio di fabbrica. Ma anche stavolta l'esito del racconto - che per gran parte sembra quasi seguire una pista gialla - naufraga miseramente in un finale ridicolo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta