Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
La Divina Armonia delle Alte Sfere
- Molta "grecità" da parte di Lanthimos. Il mito è quello di un Pantheon di medici e futuri medici (razza che, com'è noto, gioca da sempre a fare Dio) colti quando incorrono nell'ira del "sistema-fato" per aver fatto morire chi non era previsto che morisse (e non serve prendersela con l'ambasciatore o cercare di scaricare la colpa sull'amico anestesista, divinità di serie B....ma in fondo anche sul monte Olimpo c'erano divinità di serie B e vizi umani in quantità). I tuoi figli sconteranno la tua colpa diventando fin troppo umani, cioè ammalandosi, perdendo l'uso delle gambe, cioè subendo il destino opposto a quello dei semidei e dei super-uomini (alcuni dei quali sanno anche volare...). Quanto poi al sangue dagli occhi, anche questo è materiale da mito, che ama colpire gli occhi per far espiare le colpe (Edipo in testa...).
- Penso (inevitabilmente) un po'a Kubrick (e non sono il solo...) Potrebbe (perché no?) essere il seguito di EYES WIDE SHUT. C'è la Kidman sposata al medico di successo che ha strane curiosità sessuali. C'è questa elite che si muove e parla nel modo viscoso delle elite, come un linguaggio in codice (sciarade...), simboli di appartenenza (tanto gli orologi quanto l'assurda importanza data al confronto a colpi di limonate), costumi in qualche modo riconoscibili, simili ai nostri ma leggermente "sfasati": ad esempio è accettabile parlare in società delle mestruazioni della figlia...per non parlare delle consuetudini sessuali scambiste dell'elite...e alla fine è anche accettabile farsi consigliare dalla scuola su quale figlio sia più promettente, e su quale invece sia sacrificabile...(pura black-cruel-comedy, Kubrick avrebbe certamente apprezzato).
- E penso un po' anche al Pynchon di "Entropia" che già mi sembrava parecchio presente in KYNODONTAS per via del "sistema" che viene forzato a recuperare equilibrio. C'è per altro "in primo piano" un cuore che batte (e poi cessa di battere) sia ne IL SACRIFICIO DEL CERVO che in "Entropia"...in entrambi si va "al cuore" del sistema, si cerca di mettere mano direttamente all'orologio della vita. Chiara Ubris (roba molto greca...). E il risultato, in entrambi i casi, è che i singoli, per quanto siano sapienti, per quanto siano "elite", poco possono contro il fato e i movimenti tellurici del "sistema". Anche gli Dei sono soggetti a leggi invisibili in natura.
- E viene in mente anche il film AI CONFINI DELLA REALTÀ per il delizioso episodio firmato Joe Dante del bambino dai poteri divini che tiene in scacco adulti e familiari, terrorizzati dai suoi eventuali "capricci" (c'era poi una dittatura infantile anche in un film di Nanni Moretti...divagando...). Ma là il fantastico colpiva il singolo e si riverberava poi attorno, qui è l'intero meccanismo a "scorrere" e mutare coordinate. Fondamentalmente è un'altra delle crudeli distopie di Lanthimos, ormai ostinatamente specializzato. (Non che mi disturbi...). Ma cambiano i modi. IL SACRIFICIO DEL CERVO è certamente più compatto e intenso di THE LOBSTER, cura soprattutto l'atmosfera di un mondo crudele, opprimente, senza scappatoie, con regole e consuetudini crudeli e devitalizzate che si rivelano momento per momento. Non ci sono distrazioni, è asfittico come i mondi più riusciti e più evidentemente chiusi (anche se più apertamente "spiegati", più logici nel loro spostarsi in blocco sui cardini delle nuove norme) narrati in passato con KYNODONTAS e ALPS.
- Perfetto il cast e più che perfetto soprattutto il volto di Barry Keoghan nella parte del ragazzo che ha subito il torto/lutto: incarnazione di enigma e colpa tanto innocente quanto inquietante...una crudele divinità in fieri? (ma quasi suo malgrado, perché in fondo sono una casta, sono tutti Dei o futuri Dei, sono tutti legati da note leggi panteistiche...e per dimostrartelo si stacca a morsi un pezzo d'avambraccio...). "Mi han detto che mangio gli spaghetti come mio padre.." Il Fato (molto greco...) è in agguato che tu lo voglia o meno. E perciò non è la morte del "ragazzo-Dio-o-ambasciatore-degli-Dei" che può impedire al mondo di cercare di tornare in equilibrio facendo morire qualcuno della tua divina famiglia di dottori e futuri dottori...
- Molto bello e interessante il lavoro sulla musica e il sonoro in genere. La ragazza canta nel coro (non proprio greco...) ma si fa conoscere più intimamente cantando a cappella per il ragazzo inquietante. Voce nuda, incerta, fragile...(è cosa più intima di mettersi in reggiseno e mutandine). Le armonie sono state colpevolmente e bruscamente infrante (contrappasso: la figlia crolla mentre canta nel coro). Molte dissonanze sonore e un attento lavoro sul "volume": le dissonanze della colpa, del sistema fuori equilibrio (equilibrio e gambe che non reggono...) insorgono dal sottofondo ed esplodono (telluricamente) coprendo anche i dialoghi. Come uno stato emotivo intimo che cresce fino a cancellare il mondo esterno. Sembra quindi inevitabile (e ricostituente) il finale in musica, l'inquietante Divina Armonia (delle Alte Sfere) ritrovata.
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