Un carismatico chirurgo è costretto a fare un sacrificio impensabile quando la sua esistenza inizia a cadere a pezzi a causa del comportamento sempre più sinistro dell'adolescente che ha preso sotto la sua ala protettiva.
Non male fino a oltre la metà, poi si perde e diventa sterile e noioso. Bella fotografia, buoni effetti audio, diciamo una valida imitazione di Shining, purtroppo la storia si perde nella tre quarti. Oltretutto i 2 ragazzini striscianti irritano non poco, e il film da intrigante diventa snervante. Occasione mancata.
Un film decisamente sgradevole e irritante. Non conoscevo questo regista ma dopo aver visto La favorita che è un capolavoro mi sono interrogato sulle ragioni di un film come questo... Se l'intento era quello di rappresentare la folle società Usa di oggi attraverso il microcosmo familiare potrebbe anche avere un senso,ma non sono sicuro che sia così
Un film terribile, vagamente allusivo all'Ifigenia di Euripide, che fa letteralmente venire i brividi in certe scene. L'algida tranquillità, la fotografia con largo uso di grandangoli e prospettive (alla Kubrick), il linguaggio ellittico, il commento sonoro potente ne fanno una specie di celebrazione agnostica della sacralità e del destino. Voto 8.
Ovviamente ha voti alti per merito degli idioti che si sentono intelletuali fingendo di gradire queste porcate insensate. E la cosa peggiore è che il regista si crede anche bravo
Un film dove tutti sono schizzati, un film di pazzi sciroccati che alla fine si rivela senza capo né coda. Non inizia malaccio, poi peggiora fino alla farsa.
Perdibilissimo.
Lanthimos e' un grande,sa dividere sa far discutere,ma le sue opere intrigano parecchio e questa e' una di quelle che ti lasciano a bocca aperta ....sul filo del thrilling....non perdetelo...e poi c'e' Nicole...nudissima,anche se in campo lungo.
Bidone o capolavoro ? Nessuna delle due cose. Un film indubbiamente molto intrigante e disturbante i cui toni si potranno rivedere in parte ne la Favorita. Stile di Lanthinos molto riconoscibile ma forse si pone si du un piano poco condivisibile.
Il senso del film va ricercato nella filosofia greca,nella tragedia greca; Agamennone che è costretto, non ha scelta,a sacrificare la figlia Ifigenia dagli Dei,in cambio del successo nella guerra di Troia. Una Dea benevola salverà Ifigenia in cambio di un cerbiatto.
Intrigante, ma quello che non sono riuscito a capire è il arma del delito, cioè come il ragazzo Martin ha avvelenato ai ragazzi. (forse tramite le portachiavi?)
Spero qualcuno mi faccia capire, grazie.
Il sacrificio del cervo sacro è la perfetta rappresentazione moderna del concetto di tragedia classica. Un intimo ritratto familiare di disgregazione e perdita del senno.
Fra thriller e horror psicologico L’uccisione del cervo sacro è un film che divide, un film “cattivo”, che Lanthimos, da buon pronipote di Euripide, offre ad un pubblico pronto a sfiduciarlo e a farlo sbranare dai cani della Tracia.
Cosa hanno di tanto particolare le storie di questo regista ateniese? È che sin dal primo istante ci si accorge che lui ti sta conducendo per una strada che non sai mai dove porterà, non sai mai se è una vicenda tragicomica e/o paradossale, e soprattutto non saprai mai prima che lui ad un certo punto lui ti abbandonerà.
Lathimos si sposta nei più canonici territori del thriller metafisico: tra la minaccia di una incombente manifestazione del sacro nella desolazione morale di una borghesia in grado di temerlo, ma incapace di comprenderlo (Teorema) e l'ambiguità di una plausibile spiegazione razionale che sembra refrattaria a qualunque risoluzione deterministica.
Ancora la bella famiglia borghese al centro dell’ultimo film di Lanthymos che deve essersi ingoiato il ‘capro espiatorio’ di Girard partorendo un’opera solennemente iettatoria. Interpreti narcotizzati da dosi massicce di aloperidolo stanno al gioco di un regista che dopo Kinodontas si inebria di stolide variazioni sul tema.
Lanthimos disprezza i suoi personaggi, per questo non solo li condanna con estremo sadismo ma gode nel mostrare il loro castigo. Non emerge mai davvero la volontà di inscenare una moderna tragedia greca e resta solo un revenge movie che pur essendo ben orchestrato non è mai fonte di stimoli e suggestioni ma solo di reazioni effimere e contingenti.
meno riuscito e più schematicamente moraleggiante di The lobster, ha comunque il pregio di costruire un'atmosfera incombente e lugubre di grande fascino. forse si ferma lì, specie a giudicare dal finale, ma è un'opera che rimane spesso imprevedibile nei suoi passaggi e sviluppi, a volte con furbizia, altre con puro estro autoriale.
Spietato teorema sulla crudeltà umana, il film di Yorgos Lanthimos è una dimostrazione di intenti più che un’opera cinematografica, la cui perfezione formale occulta pesanti ambiguità morali e cinico opportunismo. Ma si salva parzialmente grazie a un cast strepitoso
Lanthimos, con uno stile registico impeccabile, ci immerge in un mondo surreale da incubo, di una crudeltà difficile da sopportare. Tramite una sceneggiatura enigmatica, arricchita da una buona dose umorismo nero, il regista l regista alimenta di pari passo l'assurdità e l'orrore per costruire un film totalmente inquietante.
Il sacrificio come giusta e coerente espiazione di una colpa. Un padre di famiglia messo in condizioni di dover fare una scelta terribile. Un noir torvo e perverso che riporta il gran regista greco a riparlarci di famiglia e di gestione di responsabilità a seguito di errori imperdonabili e letali.
Lanthimos è un regista che finora non mi ha mai deluso, e anche se la sua ultima fatica non ripete gli esiti più affascinanti di "Kynodontas" e "The lobster", resta un'opera da meditare, una versione moderna dell'Ifigenia in Aulide di Euripide che si trasforma in un horror psicologico inquietante e destabilizzante per lo spettatore. "Il sacrificio di un cervo sacro" è un… leggi tutto
La benevolenza ed i regali che il cardiochirurgo Steven elargisce all'adolescente Martin, nascondono una scomoda verità che riguarda la professione dell'uomo, la famiglia del ragazzo e le responsabilità che quest'ultimo sembra attribuirgli. Quando la manifestazione di inspiegabili infermità inizia a colpire i due giovani figli del medico, le inquietanti minacce di Martin… leggi tutto
Quest’Angelo sterminatore dei poveri ha fatto breccia nell’immaginario di tanti.
Probabilmente affascina l’elementare meccanicità dei dialoghi, questa algidità tracimante di tutto e tutti; l’inespressività latente, la lentezza, le carezze e gli abbracci tentati, il sesso asettico, le case spoglie, mani splendide e poi il… leggi tutto
Approdat'al traguardo dei 30 anni, ho deciso di proporre anche qui una lista dei Film che preferisco in assoluto, aggiungendo anche un breve commento (più avanti però). Ne approfitto anche per annunciare…
Yorgos Lanthimos oggi (secondo il suo sito ufficiale) compie 50 anni e così anche per lui, come per altri Autori, ho deciso di spararmi una maratona di (re)visioni filmografiche da coronare poi con una…
Gelido!
Il Sacrificio del Cervo Sacro è un film straordinario che mescola abilmente il dramma psicologico e l'elemento soprannaturale. La regia di Lanthimos è magistrale nel creare una tensione crescente, aiutata dalla colonna sonora inquietante e da una fotografia fredda e distante. Il regista sfrutta abilmente il linguaggio visivo per amplificare l'atmosfera di disagio e…
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Commenti (40) vedi tutti
Il Fascino Neopagano (...e poco discreto) della Borghesia.
commento di moviemanSgradevole, seppur ben fatto.
commento di Giova85visto non molto tempo fa ricordo solamente Farrel in versione barbuta ancor più stucchevole del solito.
commento di gherritAnestesia totale. Lo si guarda per una sorta di cura Ludovico autoinflitta. Gli do 4 stelle, ma non so perché..
commento di PsychomammaNon male fino a oltre la metà, poi si perde e diventa sterile e noioso. Bella fotografia, buoni effetti audio, diciamo una valida imitazione di Shining, purtroppo la storia si perde nella tre quarti. Oltretutto i 2 ragazzini striscianti irritano non poco, e il film da intrigante diventa snervante. Occasione mancata.
commento di Lupo65Un film decisamente sgradevole e irritante. Non conoscevo questo regista ma dopo aver visto La favorita che è un capolavoro mi sono interrogato sulle ragioni di un film come questo... Se l'intento era quello di rappresentare la folle società Usa di oggi attraverso il microcosmo familiare potrebbe anche avere un senso,ma non sono sicuro che sia così
commento di BaroneRottoUn film terribile, vagamente allusivo all'Ifigenia di Euripide, che fa letteralmente venire i brividi in certe scene. L'algida tranquillità, la fotografia con largo uso di grandangoli e prospettive (alla Kubrick), il linguaggio ellittico, il commento sonoro potente ne fanno una specie di celebrazione agnostica della sacralità e del destino. Voto 8.
commento di ezzo24macheccazz... boh.
commento di Arch_StantonInquitentate, ma incomprensibile. 6
commento di BradyOvviamente ha voti alti per merito degli idioti che si sentono intelletuali fingendo di gradire queste porcate insensate. E la cosa peggiore è che il regista si crede anche bravo
commento di arcarsenal79Mi dispiace, ma non mi ha detto proprio nulla. Oltre ad assurdo, l'ho trovato del tutto vuoto. 4
commento di OssSenza alcun senso.
commento di IlNinjaUn film dove tutti sono schizzati, un film di pazzi sciroccati che alla fine si rivela senza capo né coda. Non inizia malaccio, poi peggiora fino alla farsa. Perdibilissimo.
commento di macchianeraChe porcata! Tipico film pretenzioso pseudo intellettuale tanto di moda che confeziona il nulla in un bel pacchetto.
commento di corradopUn film difficile ma non privo di suggestioni fascinose; sicuramente non per tutti, come le divisioni dei critici hanno reso evidente.
leggi la recensione completa di laulillaInutile perdita di tempo. secondo film recente con Collin Farrell inguardabile come the lobster
commento di adrianoelleroGrande regia che enfatizza tutto il film elevandolo di almeno un punto.
commento di fra_pagaIl regista ha, credo, un suo stile ormai definito: se gli altri suoi film vi sono piaciuti, non perdete questo.
leggi la recensione completa di tobanisIl film piú brutto che ho mai visto
commento di Utente rimosso (Millycarlucci)Lanthimos e' un grande,sa dividere sa far discutere,ma le sue opere intrigano parecchio e questa e' una di quelle che ti lasciano a bocca aperta ....sul filo del thrilling....non perdetelo...e poi c'e' Nicole...nudissima,anche se in campo lungo.
commento di ezioBidone o capolavoro ? Nessuna delle due cose. Un film indubbiamente molto intrigante e disturbante i cui toni si potranno rivedere in parte ne la Favorita. Stile di Lanthinos molto riconoscibile ma forse si pone si du un piano poco condivisibile.
commento di gicuzSingolare, spiazzante e disturbante, ma di rara efficacia tecnica. A cavallo tra il thriller e l'horror
leggi la recensione completa di Furetto60Fato, divinità celate, banalità e routine che portano a tragedie, vere oppure finte. Un film molto buono
leggi la recensione completa di PieroIl senso del film va ricercato nella filosofia greca,nella tragedia greca; Agamennone che è costretto, non ha scelta,a sacrificare la figlia Ifigenia dagli Dei,in cambio del successo nella guerra di Troia. Una Dea benevola salverà Ifigenia in cambio di un cerbiatto.
commento di blualberto1966Intrigante, ma quello che non sono riuscito a capire è il arma del delito, cioè come il ragazzo Martin ha avvelenato ai ragazzi. (forse tramite le portachiavi?) Spero qualcuno mi faccia capire, grazie.
commento di josceloNon sta in piedi
commento di Arpo05La Divina Armonia delle Alte Sfere
leggi la recensione completa di Utente rimosso (SillyWalter)Il sacrificio del cervo sacro è la perfetta rappresentazione moderna del concetto di tragedia classica. Un intimo ritratto familiare di disgregazione e perdita del senno.
leggi la recensione completa di MalpasoBellissimo noir psicologico a tinte sovrannaturali, misterioso e macabro.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFra thriller e horror psicologico L’uccisione del cervo sacro è un film che divide, un film “cattivo”, che Lanthimos, da buon pronipote di Euripide, offre ad un pubblico pronto a sfiduciarlo e a farlo sbranare dai cani della Tracia.
leggi la recensione completa di yumeCosa hanno di tanto particolare le storie di questo regista ateniese? È che sin dal primo istante ci si accorge che lui ti sta conducendo per una strada che non sai mai dove porterà, non sai mai se è una vicenda tragicomica e/o paradossale, e soprattutto non saprai mai prima che lui ad un certo punto lui ti abbandonerà.
leggi la recensione completa di michemarLanthimos si appropria dell'immaginario deviato della famiglia borghese e con brillante maestria crea un'opera inquietante e suggestiva.
leggi la recensione completa di starbookIl solito film.....per addetti ai lavori.....autoreferenziale al massimo.....una noia tremenda
commento di ripley2001Lathimos si sposta nei più canonici territori del thriller metafisico: tra la minaccia di una incombente manifestazione del sacro nella desolazione morale di una borghesia in grado di temerlo, ma incapace di comprenderlo (Teorema) e l'ambiguità di una plausibile spiegazione razionale che sembra refrattaria a qualunque risoluzione deterministica.
leggi la recensione completa di maurizio73Ancora la bella famiglia borghese al centro dell’ultimo film di Lanthymos che deve essersi ingoiato il ‘capro espiatorio’ di Girard partorendo un’opera solennemente iettatoria. Interpreti narcotizzati da dosi massicce di aloperidolo stanno al gioco di un regista che dopo Kinodontas si inebria di stolide variazioni sul tema.
commento di Marcello del CampoLanthimos disprezza i suoi personaggi, per questo non solo li condanna con estremo sadismo ma gode nel mostrare il loro castigo. Non emerge mai davvero la volontà di inscenare una moderna tragedia greca e resta solo un revenge movie che pur essendo ben orchestrato non è mai fonte di stimoli e suggestioni ma solo di reazioni effimere e contingenti.
leggi la recensione completa di Zagaroshmeno riuscito e più schematicamente moraleggiante di The lobster, ha comunque il pregio di costruire un'atmosfera incombente e lugubre di grande fascino. forse si ferma lì, specie a giudicare dal finale, ma è un'opera che rimane spesso imprevedibile nei suoi passaggi e sviluppi, a volte con furbizia, altre con puro estro autoriale.
commento di giovenostaSpietato teorema sulla crudeltà umana, il film di Yorgos Lanthimos è una dimostrazione di intenti più che un’opera cinematografica, la cui perfezione formale occulta pesanti ambiguità morali e cinico opportunismo. Ma si salva parzialmente grazie a un cast strepitoso
leggi la recensione completa di BigSurLanthimos, con uno stile registico impeccabile, ci immerge in un mondo surreale da incubo, di una crudeltà difficile da sopportare. Tramite una sceneggiatura enigmatica, arricchita da una buona dose umorismo nero, il regista l regista alimenta di pari passo l'assurdità e l'orrore per costruire un film totalmente inquietante.
leggi la recensione completa di port crosIl sacrificio come giusta e coerente espiazione di una colpa. Un padre di famiglia messo in condizioni di dover fare una scelta terribile. Un noir torvo e perverso che riporta il gran regista greco a riparlarci di famiglia e di gestione di responsabilità a seguito di errori imperdonabili e letali.
leggi la recensione completa di alan smithee