Regia di Leone Pompucci vedi scheda film
Com'è dura la vita dei camerieri, sopratutto quando il vecchio padrone (Cicco Ingrassia) vende il suo ristorante ad un cinico immobiliare (Antonello Fassari), che organizza unn pranzo per i cinquant'anni dei suoi genitori, per mettere alla prova i camerieri e vedere se tenerli o meno.
Com'è dura la vita dei camerieri di questo film, sopratutto quando il vecchio padrone (un intristito e malaticcio Cicco Ingrassia che saluta il set troppo presto, perché vederlo duettare con un altro mostro sacro come Paolo Villaggio, nel ruolo del capo-cameriere, non è cosa da tutti i giorni) vende il suo ristorante ad un cinico immobiliare (un Antonello Fassari distante dai suoi personaggi tv di "AVANZI"), che organizza un pranzo per i cinquant'anni per i suoi genitori (Carlo Croccolo e Regina Bianchi), per mettere alla prova i camerieri e vedere se tenerli o meno. Ma se Fassari fa l'antipatico, Villaggio, Abatantuono, Catania e Messeri non sono certo dei santi; anzi, si azzannano l'uno con l'altro per ingraziarsi le simpatie del nuovo padrone, che li sopporta a malapena. Si ride poco e niente, mail film è bellissimo. Ottima la prova del giovane Enrico Salinbeni, nel ruolo del nipote di Paolo Villaggio, mentre Sandra Milo che fa l'amante di Carlo Croccolo, che la invita al cinquntesimo sa di grottesco, anche se tutti i personaggi di questo film sono grotteschi...perché anche i camerieri che gettano la loro sorte su di una schedina del Totocalcio sa proprio di film anni'90.
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