Regia di Leone Pompucci vedi scheda film
Pompucci ci sa fare, il cast è ottimo, la storia ricorda la migliore commedia (all')italiana: lavoro riuscito. Nonostante il finale felice (vagamente agro, parecchio dolce) che non c'entra nulla con tutto il resto del film, ma che serve a risolvere la situazione ormai aggrovigliatissima e tirare le somme. Nel confronto intergenerazionale e nel quadro d'insieme può ricordare Scola (che metterà in scena qualcosa di simile qualche anno più tardi, ma dalla parte dei clienti e non dei camerieri, nella Cena); per certi toni nostalgici (soprattutto nell'ormai pensionato Villaggio, al quale viene messo in bocca un discorso molto toccante al microfono davanti a tutti gli invitati), per il mare ed il suo rumore, per le piccole facce con i loro piccoli momenti inseriti all'interno della storia principale, c'è anche qualcosa di felliniano - ma non esageriamo. In certi momenti è un lavoro davvero compiuto (la fuga del capocameriere, la carta da gioco dispersa sulla riva), in altri ricalca ancora gli standard della commedia italiana in declino di quegli anni (il rapporto fra Tangaro e la prostituta); bravi tutti, non sfigura affatto in tanto cast il giovane Salimbeni. 6/10.
Un ristorante sul mare sta cadendo a pezzi: oggi chiude. E' domenica e c'è un anniversario di matrimonio molto numeroso; i quattro camerieri ed il cuoco, sempre litigando pesantemente, servono ai tavoli con l'angoscia del domani. Alla radio passa Tutto il calcio minuto per minuto...
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