Regia di Leone Pompucci vedi scheda film
Si respira una certa aria felliniana, ed un'idea feroce di critica sociale acida e cattiva, che colpisce a fondo e non risparmia nessuno. Si arriva nel profondo della cattiveraria, della meschinità e del cattivo gusto dell'animo umano.
I rapporti fra i camerieri e gli stessi con gli ospiti, lasciano senza respiro; forse viene a mancare, dopo tanto mettere carne al fuoco, un fusione decisa o almeno aperta verso un pensiero.
Attori tutti in parte, sceneggiatura e scrittura dello stesso regista con Paolo Rossi e Filippo Pichi, ambedue conosciti molto bene dal regista.
Ottima fotografia di Massimo Pau; Nastro d'Argento per la migliore attrice non protagonista alla grandissima Regina Bianchi, per cui basta uno sguardo per carpire il suo personaggio.
Una gruppo di cameriere vive con speranza il loro ultimo pranzo servito, ma..
Il marito della festa dell Nozze d'Oro, un cinico perfetto ed abominivevole, molto diverso da quei ruoli che lo hareso popolare nei film anni '50
Il figlio del mobiliere niente di più disgustoso e cattivo, perfetto
Il propietario che vende il ristorante, un grande attore, oltre gande comico con Franchi ed abbiamo avuto la fortuna di metterlo alla prova altre volte
Un grande toscano qui in un ruolo multiforme
Be' è un attore bravo, che può piacere o meno, ma nesuno può discutere le sue doti
Un personaggio che gli si avvicina anche mentalmente, e forse non se ne è nemmeno reso conto, ma noi spettatori si!!
Ottima idea, questo regista non prolifico che aveva debutto splendidamente con Le Mille Bolle Blu, regia di effetto, con qualche inquadramento in più, ma senz'altro da non sottovalutare
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