Dopo aver vinto cento milioni di euro, l'ex squattrinata famiglia Tucci trasloca da una provincia del Lazio a Milano per sottrarsi all'attenzione di sedicenti amici e conoscenti e per godersi la nuova vita da milionari. I tempi però sono cambiati, ostentare non va più di moda e i Tucci devono allinearsi alle nuove tendenze.
Non è così male, hanno fatto di peggio, se si tollerano i luoghi comuni qua e là si ride anche. Bene De Sica e la Ocone. Tedioso il tira e molla Brignano-Comello. Odiosa e ripetitiva la nonna della Mazzamauro. Detestabile e inutile il prete di Covatta!
Buono a metà, ci sono vari spunti divertenti e anche un incoraggiamento al pentimento e a non dire bugie, e anche il finale mi è piaciuto.Purtroppo le volgarità nella sceneggiatura, specialmente quella quando entra in scena Giobbe Covatta, ne abbassano il voto.
Al classico scollamento tra ricchi e poveri si affianca quello tra ricchi "vecchio stampo" e ricchi odierni e quello tra ricchi di denaro e ricchi "dentro".
I Tucci, una famiglia allargata di burinazzi romani, vincono 100 milioni alla lotteria. Pur cercando di far finta di niente, i Tucci cominciano subito a dare pesantemente nell'occhio, incapaci di gestire con sobrietà il nuovo status sociale.
"Il povero lavora come un mulo, ma al ricco glielo ficca sempre in culo": la saggia morale di questa pellicola è mirabilmente… leggi tutto
In Francia hanno "Les Tuche", noi abbiamo i Tucci: pater familas mozzarellaro col sogno della Formula 1, madre casalinga ossessionata dai germi, zio perito agrario disoccupato con la passione per gli innesti, figlia maggiore grammaticamente rivedibile che parla ad hashtag, nonna teledipendente e figlio minore (Kevi, senza enne) dotto e acculturato che si tramuta nel deus ex machina della… leggi tutto
Come al solito, propongo playlist con i Film visti negli ultimi mesi e le Serie TV concluse:
- 2a Space Force;
- 2a+3a+4a Ozark;
- 1a Ratched;
- 6a Peaky Blinders;
- 7a Brooklyn Nine-Nine.
Tra i così detti “cinepanettoni” usciti per le scorse festività natalizie – un genere che comincia a presentare oramai una certa flessione naturale, ricollegabile più che ad una certa ripetitività tematica soprattutto anche alla massiccia presenza di prodotti simili in sala, usciti negli stessi giorni – la commedia di Fausto Brizzi ha riscosso…
Nel film di Fausto Brizzi, remake del francese (inedito in Italia) Les Tuche, al classico scollamento tra ricchi e poveri si affianca quello tra ricchi "vecchio stampo" (che scialacquano il proprio patrimonio in cose futili) e ricchi odierni (salutisti, filantropi e amatori dell'arte contemporanea) e quello tra ricchi di denaro e ricchi "dentro" (in effetti, la storia d'amore tra…
Francesco Gabbani cita Desmond Morris e vince meritatamente il 67° Festival di Sanremo. Come ha fatto a vincere? E perché meritatamente? Ecco una… segue
Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 9 voti
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Commenti (6) vedi tutti
Non è così male, hanno fatto di peggio, se si tollerano i luoghi comuni qua e là si ride anche. Bene De Sica e la Ocone. Tedioso il tira e molla Brignano-Comello. Odiosa e ripetitiva la nonna della Mazzamauro. Detestabile e inutile il prete di Covatta!
commento di SteSondrio88Buono a metà, ci sono vari spunti divertenti e anche un incoraggiamento al pentimento e a non dire bugie, e anche il finale mi è piaciuto.Purtroppo le volgarità nella sceneggiatura, specialmente quella quando entra in scena Giobbe Covatta, ne abbassano il voto.
commento di wang yuDa evitare. Vergogna che ci siano registi che realizzano filmacci del genere.
commento di VitusVitusTedioso. Inutile. Patetico. Come ogni film di Brizzi. Che sciagura. Hashtag: #imbarazzosenzafine
commento di silviodifedeAl classico scollamento tra ricchi e poveri si affianca quello tra ricchi "vecchio stampo" e ricchi odierni e quello tra ricchi di denaro e ricchi "dentro".
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoRemake di una commedia francese inedita in Italia, che mette in scena la classica dicotomia tra ricchezza e felicità.
leggi la recensione completa di Fanny Sally