Regia di Salvatore Allocca vedi scheda film
Il dramma dei migranti in primo piano, ma anche altri temi, sono l'oggetto di questa commedia di Salvatore Allocca. I protagonisti sono due giovani tunisini, un uomo ed una donna, conosciutisi durante uno dei tanti sbarchi che avvengono nel meridione - in questo caso, in Puglia - ed aiutati dai componenti di una piccola band che suona musica popolare salentina a raggiungere il confine con la Francia. Il film ha ottime intenzioni, ed il risultato è apprezzabile, a patto di non aspettarsi nulla di troppo approfondito e attinente alla realtà. Infatti, sebbene il tema delle migrazioni di massa sia di profonda attualità, esso non è affrontato con approccio documentaristico. Il regista ce ne dà una lettura parziale; fa raccontare ai due quali motivi spingano ad affrontare la traversata in mare; incidentalmente, pone l'accento sulla differenza tra le varie culture che vengono in contatto con questi eventi. Finisce però per dare un'immagine superficiale dei due portatori d'interessi "diversi" in gioco; non solo i due giovani tunisini ma anche tutti gli altri migranti - e stranieri in genere - che appaiono nel film sono rappresentati come brave persone in fuga da C.P.T. vari perseguitati da carabinieri che se ne vanno in giro come le SS che appaiono nei film della Seconda Guerra Mondiale; non si dà alcun conto dell'interesse istituzionale al controllo sulle presenze nel territorio nazionale, da effettuarsi quanto meno per motivi di sicurezza. Volendo ignorare questo aspetto, il film è godibile. Il regista arricchisce la narrazione raccontando vicende personali e sentimentali, nonchè qualche siparietto comico; mostra la solita Italia "da cartolina", che non esiste ma è piacevole da vedere; sceglie una gradevole colonna sonora a tema musica popolare salentina. Non eccezionale la recitazione, i protagonisti italiani sembrano veramente poco spontanei. Buona l'idea, non esente da difetti la "messa in pratica".
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