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L'estate di Bobby Charlton

Regia di Massimo Guglielmi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'estate di Bobby Charlton

di hallorann
8 stelle

Terzo e miglior film di Massimo Guglielmi, dopo di che è sparito dai circuiti ufficiali del cinema (se non con un paio di titoli pressoché invisibili). Nel luglio 1966 sono in pieno svolgimento i mondiali di calcio in Inghilterra, è L’ESTATE DI BOBBY CHARLTON appunto. Ernesto - insegnante elementare in procinto di prepararsi per un concorso - “rapisce” i due figlioletti Enrico e Francesco dalla moglie con cui è in rotta, lei si mette al loro inseguimento ma a una curva…

Il film è strutturato come un road-movie che parte dall’Alto Adige per giungere in Puglia, il protagonista ripercorre le tappe sentimentali e non della sua vita tramite flashback e super8. Ad un certo punto le voci dei due figli adulti fanno da contrappunto alla vicenda raccontando le conseguenze di quel gesto paterno. Da quel mitico ’66 agli anni novanta. L’ESTATE DI BOBBY CHARLTON è una riuscita rivisitazione nostalgica degli anni sessanta costruita in maniera curiosa e suggestiva: per esempio con inserti tratti da Carosello, articoli di giornale, trasmissioni radiofoniche, il Maggiolino del protagonista, un pizzico di politica (la "visita" a una sede del P.C.I.), le indimenticabili canzoni di Mina e la versione strumentale di ESTATE di Bruno Martino come colonna sonora portante. Il viaggio stesso di Edoardo con Enrico e Francesco (i veri figli del regista) è una carrellata-citazione intellettualistica de IL SORPASSO di Dino Risi con l'aggiunta di loghi pubblicitari che cominciano a invadere la società. La pellicola è fotografata in bianco e nero perché come recita la locandina (“la memoria della mia generazione è solo una questione di bianco & nero”). Stato d'animo, conflitto generazionale e nostalgia condensati in un'opera cinematografica molto personale, da riscoprire. L’ultima inquadratura è affidata a un tenero abbraccio tra il padre e il figlioletto con didascalia finale affidata a un verso di Edoardo Sanguineti tratto dalla raccolta di poesie “Postkarten”. Tra gli attori presenti ricordiamo Giulio Scarpati (quando non era ancora una star delle fiction), la dolcissima Carlotta Natoli, Roberto De Francesco e Gianmarco Tognazzi.

 

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