Regia di Ron Howard vedi scheda film
Una rincorsa di ventiquattro ore per riuscire ad avere la meglio sull'assalto della vita lavorativa di tutti i giorni. Qui si vince, ma il domani riserverà una nuova sfida ed un nuovo assalto.
Un giorno vissuto tanto intensamente, con il corpo e con la mente (verrebba da dire), in una redazione di un giornale minore dove sono i cronisti ad essere presi d'assalto dalla vita, dalle notizie e dall'inesorabile tempo che scorre. Uno spaccato di vita ad alto contenuto di stress, divisa tra le questioni contingenti l'ufficio e le problematiche della vita di tutti i giorni, quel privato che troppo spesso viene sacrificato al dio lavoro. Ed il film è una gustosa critica a questo nuovo stile di vita ad alta velocità rotativa. Una lotta giornaliera fine a se stessa perché appunto "rotativa", con il domani che sancirà l'inizio di una nuova battaglia, superando ogni conquista effettuata nello ieri. Howard è bravo nel coniugare giornalismo e senso della vita, in questo film metafora dal buon ritmo e dal cast appropriato. Difetta solo nella creazione dell'angoscia crescente con lo scorrere dei minuti, come la storia avrebbe meritato, ma il risultato finale è godibile ed interessante. Ansimante.
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