Regia di Ron Howard vedi scheda film
In origine il ruolo di Robert Duvall avrebbe dovuto ricoprirlo Paul Newman,e al posto di Michal Keaton ci sarebbe stato Mel Gibson o Bill Murray,ma l'impressione finale è che i "rimpiazzi" siano stati comunque validi:siamo di fronte ad una commedia con venature drammatiche,impostata su quattro o cinque storie che convergono appunto alla sede del giornale al quale i personaggi lavorano.Niente di clamoroso,ma un film gradevole,ben fatto,recitato con la dovuta concitazione ma senza strafare,e diretto con abilita' da Ron Howard.La marcia in piu' è garantita dai tempi narrativi che riescono a far coesistere le storie senza confusione,anche grazie ad un montaggio da mozzare il fiato,che "stacca" sempre al punto esatto.C'è anche un tentativo di discorso sul giornalismo e sull'onesta'dell'informazione,ma rimane molto in superficie.Tra gli interpreti,Keaton e la Close si picchiano con realismo,ma sul piano della simpatia Robert Duvall batte tutti.
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