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In Between - Libere, disobbedienti, innamorate

Regia di Maysaloun Hamoud vedi scheda film

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La recensione su In Between - Libere, disobbedienti, innamorate

di alan smithee
6 stelle

locandina

In Between - Libere, disobbedienti, innamorate (2016): locandina

Leila, una giovane attraente che si svincola di uomo in uomo cercando quello che più le appare consono, Salma, barista da sempre cosciente delle proprie tendenze omosessuali, hanno trovato a Tel Aviv il modo di realizzarsi senza mortificare ognuna le proprie tendenze o caratterialita'.

L'arrivo in casa loro di un'amica di una loro conoscente, ovvero di una studentessa di informatica cessata dal geloso ed intransigente fidanzato, spingera'  le tre ragazze ad unirsi fronte comune per sconfiggere l'intolleranza del mondo che ancora le tiene legate ognuna alle proprie origini palestinesi.

scena

In Between - Libere, disobbedienti, innamorate (2016): scena

scena

In Between - Libere, disobbedienti, innamorate (2016): scena

La regista Maysaloun Hamoud traccia tre storie emblematiche, forti, dure, ma per nulla esenti da una ironia e simpatia di fondo contagiosa che, nonostante tutto, riescono ancora a darci un minimo di speranza affinché il mondo maturi, riuscendo a superare quei muri insormontabili legati all'intolleranza e al pregiudizio.

In Between sa rappresentare il disagio che si percepisce nel trovarsi in mezzo ad un incrocio, tra due civiltà  che non riescono a dialogare, in cui chi sta in mezzo deve affrontare una scelta cruciale, che risulta difficile ed ugualmente sofferta qualsiasi sia la decisione assunta.

Maysaloun Hamoud

In Between - Libere, disobbedienti, innamorate (2016): Maysaloun Hamoud

scena

In Between - Libere, disobbedienti, innamorate (2016): scena

Brave, spigliate come si confa al ruolo le prime due, più timida la nuova arrivata: tutte simpatiche e amabili le tre protagoniste, in capo ad una coproduzione franco-israeliana che a volte ammicca sin troppo, ma sa concentrarsi sul nocciolo serio e drammatico del problema che scaturisce dal confronto burrascoso tra due modi di pensare e concepire che appaiono antitetici più di quanto sia lecito aspettarsi.

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