Trama
Già assegnataria di un premio Nobel e genio della fisica e della chimica, la leggendaria Marie Curie ha appena perso il marito Pierre. Rimasta da sola a crescere due figlie piccole, Marie si ritrova a lottare per affermarsi nell'ambiente accademico maschilista di Francia e per vivere la sua passione poco convenzionale con il matematico Paul Langevin, suscitando uno scandalo che mette a rischio i suoi futuri riconoscimenti.
Approfondimento
MARIE CURIE: SCIENZIATA, DONNA, AMANTE
Diretto da Marie Noëlle e sceneggiato da Andrea Stoll, Marie Curie racconta i cinque anni più turbolenti della storia dell'eponima scienziata, dal 1905 (anno in cui Marie e Pierre Curie si recano a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la scoperta della radioattività) e il 1911 (quando alla scienziata viene assegnato il suo secondo Nobel). Nel 1906, travolto da una carrozza, Pierre Curie muore tragicamente in una strada parigina. In un colpo solo, il matrimonio e gli anni più felici della vita di Marie Curie vanno in pezzi. Rimasta sola con due figlie piccole, Marie si trova a doversi far carico di responsabilità che schiaccerebbero anche l'uomo più forte, ma affronta i propri doveri con il massimo coraggio, come madre e come scienziata. Malgrado la tristezza, continua il lavoro iniziato assieme a Pierre, ottenendo grandi risultati con la "Curie-terapia" (o radioterapia) che avevano sviluppato contro il cancro. Ma la scienza è un mondo soprattutto maschile, e l'audacia di Marie non è ben vista da tutti. La sua relazione sentimentale con il matematico Paul Langevin provoca grande scandalo, e i tabloid trascinano il nome di Marie nel fango. Allarmata dai titoli scandalistici, l'Accademia Svedese del Nobel, che vorrebbe premiarla una seconda volta con l'ambito riconoscimento, le proibisce di presentarsi a Stoccolma per ritirare il premio. Una donna innamorata non merita dunque di veder riconosciuto il proprio lavoro? Pochi anni dopo Marie fonda l'Istituto Curie, destinato a cambiare la storia del trattamento anti-tumorale e oggi il centro di ricerca di maggior successo in Francia. Il destino delle famiglie Curie e Langevin resterà intrecciato anche nel futuro: due generazioni più tardi la nipote di Marie, Hélène Curie, e il nipote di Paul, Michel Langevin, entrambi scienziati, si innamoreranno per poi sposarsi.
Con la direzione della fotografia di Michael Englert, le scenografie di Eduard Krajewski, i costumi di Malgorzata Zacharska e le musiche di Bruno Coulais, Marie Curie è stato così presentato dalla regista: "Chi era Marie Curie? Una brillante scienziata, come tutti sanno. La sua biografia è qualcosa di leggendario. Scoprendo il radio, questa donna eccezionale ha dato un considerevole contributo alla battaglia dell'umanità contro il cancro. La sua appassionata ricerca scientifica le è valsa un vasto consenso, ma la percezione che il grande pubblico ha di lei è solo quella di una tra le tante figure del Pantheon dei geni. Qualcosa che si può apprendere attraverso i numerosi documentari che vengono regolarmente realizzati sul suo conto. Ma chi era la donna dietro la mitica icona della scienza che nel corso del tempo è diventata? La vita la mise di fronte a molte sfide che dovette affrontare con un coraggio e una perseveranza enormi. È stata la prima docente donna alla Sorbona, la prima donna a vincere il Premio Nobel per la Fisica e – a tutt'oggi – la sola donna ad aver vinto due Nobel in due categorie diverse. Tuttavia non le fu permesso di manifestare i propri sentimenti".
"Avendo io stessa un background scientifico, ho conosciuto la vicenda di Pierre e Marie Curie che ero ancora molto giovane", ha aggiunto la Noëlle. "Già da studentessa Marie Curie era il mio idolo, e ho divorato molti libri che la riguardavano. Era una donna che, grazie alla propria intelligenza e al proprio talento, riuscì a farsi strada in un ambiente scientifico dominato dagli uomini. Perfino Albert Einstein, celebre per i suoi commenti spesso misogini, dichiarò la propria ammirazione per il suo genio. Alcuni anni fa il mio interesse per la Curie fu risvegliato dalla lettura di un articolo sulla sua storia d'amore con Paul Langevin, che quasi le impedì di ricevere il suo secondo Nobel. Ho sviluppato così un interesse particolare su questa parte della sua vita, diventata di dominio pubblico solo in anni recenti. Profondamente commossa da quanto avevo letto, ho iniziato ad approfondire la mia ricerca e mi sono presto imbattuta in Andrea Stoll, che stava scrivendo un libro sulle "donne forti", Marie Curie compresa. In breve abbiamo condiviso il desiderio di presentare questo aspetto della vita della Curie in un lungometraggio. Ma piuttosto che limitarci a fornire uno sguardo retrospettivo su una vita fuori dal comune, volevamo raccontare la lotta di una donna per essere riconosciuta, una lotta che l'ha portata a negare molti aspetti del suo essere donna per poter seguire la propria passione per la scienza".
Ha poi concluso: "Nel 1910 la società francese trasformò il suo "amour fou" per il fisico Paul Langevin in un enorme scandalo, riducendo la brillante scienziata a una banale adultera, come riportano i violenti e aggressivi resoconti della stampa del tempo. All'epoca, l'opinione prevalente negava alle donne con spiccate capacità logiche e analitiche qualsiasi femminilità. Verso le donne che intendevano occuparsi di scienza, ed erano determinate ad avere successo nel loro campo, c'era perfino ostilità e discriminazione. Il successo di Marie Curie fu tollerato fintanto che lei si prodigò devotamente e altruisticamente nelle sue ricerche accanto al marito. Una volta rimasta sola, diede scandalo osando mostrare i propri sentimenti, e fu costretta a imparare che ragione e passione non sono compatibili. L'esperienza di Marie Curie è esemplare per la vita di tutte le donne impegnate in settori tradizionalmente maschili. Perfino al giorno d'oggi".
Il cast
A dirigere Marie Curie è Marie Noëlle, regista e sceneggiatrice nata in Francia da madre spagnola e padre francese. Dopo gli studi di Matematica ha conseguito un Master of Business alla ESCP Europe. Dal 1982 lavora come autrice, sceneggiatrice e filmmaker, affiancando registi come Peter Sehr ed Herbert Achtembusch,… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
Storia della celebre scienziata giocata tra la ricerca e la vita privata, in particolare la prematura morte del marito. Interessanti gli ambienti e il suo tentativo (solo in parte riuscito) di inserirsi nella vita accademica fino ad allora di appannaggio esclusivamente maschile.
commento di ENNAH