Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Il film rappresenta il legame indissolubile che si creò tra la Regina Vittoria e Abdul, un arabo proveniente dalla colonia indiana che divenne funzionario dell'impero britannico. La corte coesa contro la regina e Abdul è la perfetta rappresentazione dell'ignoranza xenofoba che dilaga in Europa ancor oggi,questo film la speranza che ci rimane.
Film interessante, che ci presenta un'Inghilterra quanto mai attuale, chiusa intorno alla sua regina, al suo patriottismo e al suo orgoglio megalomane in contrapposizione alla grande cultura araba che gli europei per lo più ignorano. Un film che ci parla del bisogno di aprirsi, della curiosità e del conoscere come primo e più importante strumento di comunicazione e come base per un rapporto di stima e paritetico tra popoli. Credo ci sia molto da imparare da un film come questo, molto su cui interrogarsi. La filosofia,le belle arti, la cultura davvero gli occidentali credono siano una loro prerogativa? Quanta desolazione e tristezza sorgono già all'affacciarsi di un pensiero simile! La religione è arricchimento ed è dal confronto e dall'ascolto che si possono trovare linguaggi comuni. Purtroppo la storia anche in questo caso ci dimostra l'eterna arroganza di un certo modo di pensare, quell'atteggiamento fascista e xenofobo che non sono tipici solo degli italioti e dei crucchi, ma di tutto il mondo occidentale. Avremmo bisogno di nuovi ponti e non di nuovi muri,di aprirci e arricchire con le nostre abilità il dialogo,portando con noi fieri il senso della pace, dell'uguaglianza sociale e politica e la voglia di imparare ed essere migliori:allora il mondo sarebbe diverso. In questo film l'unica perla,anzi l'unico diamante è la regina Vittoria che risulta essere davvero degna della sovranità che ha ereditato e inorgoglisce lo spettatore con il suo comportamento e il suo rispetto verso Abdul. Un ottimo spunto di riflessione. Non perdetevelo.
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