Regia di Stephen Chbosky vedi scheda film
già visto
Filmetto sopravvalutato che ripete i canoni del cinema “buonista” di denuncia sociale. Tutto è al proprio posto, senza sbavature o sorprese. La medesima trama inserita in un contesto terzomondista anziché in quello iper-politically correct americano avrebbe prodotto risultati senz’altro più interessanti, privando i personaggi di quella correttezza formale che nel Primo Mondo è obbligo costituzionale. Così non c’è spontaneità da parte di nessuno e tutti si comportano secondo le regole. Serve un’eccezione, ed eccola: il solito bulletto a ogni costo, figlio della famigliola a-empatica. Fine dei giochi.
In sottotraccia, la rassegnazione del maschio adulto americano (in queste parti Owen Wilson è uno specialista, cfr. Midnight in Paris) di fronte alla caparbietà spesso un po’ stolida e sempre arrogante delle Terribili Mogli Americane (e Julia Roberts è altrettanto adatta alla parte). Déjà vu, ormai troppe volte.
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