Il geometra Eric, alienato dalla vita urbana e da coloro che lo amano, si reca in un lontano bosco islandese per valutarne l'idoneità per un dubbio progetto di sviluppo. Ben presto, si rende conto che elementi immateriali popolano l'etereo ambiente. Il posto sembra infatti essere permeato da una speciale intelligenza e una figura svolazza tra gli alberi. Il luogo affascina ma allo stesso tempo disturba Eric. Seguendo le orme del misterioso Devoy, Eric tenta di comunicare con ciò che lo circonda finendo con il divenirne prigioniero.
“WithOut Name” non arriva d’alcuna parte, come certe opere di Poe, Lovecraft, Hodgson, Machen e Howard, che son belle di per loro, per la mera belluria che le connota.
il protagonista allettato dalla letizia di questa quasi palpabile, seppur etera coadiuvanza tra raziocinio e naturalità, decide di abbandonare seppur con remore la vita sapiens, abbandonandosi quasi lascivamente alla sua nuova realtà come se fosse Antani
Nell'acuirsi di una consapevolezza del legame ancestrale e preumano che il protagonista sente di avere con l'ambiente che lo circonda, l'ipnotico richiamo di una filiazione biologica che reclama l'abdicazione di qualunque sovrastruttura razionale a favore di un abbandono incondizionato ai suoi subdoli allettamenti linfatici.
Perito incaricato di effettuare misurazioni di un'area boschiva destinata allo sfruttamento geologico, Eric si isola in un cottage di campagna con l'assistente ed amante Olivia, lontano dalla famiglia rimasta in città. La scoperta di un oscuro manoscritto di botanica lasciato dal precedente inquilino ed i misteriosi influssi della natura circostante, lo faranno scivolare verso una… leggi tutto
Il bosco (ché a chiamarlo foresta ce ne vuole di ottusità o faccia tosta) senza nome (Gan Ainm in gaelico irlandese, vale a dire WithOut a Name e NameLess in inglese) pretende compagnia, la “porta” per entrarvi a farne parte è l’acqua d’ammollo filtrata dei porcini secchi per il risotto, e il testimone così passa da un… leggi tutto
Eric sta facendo delle rilevazioni in uno sperduto bosco irlandese, quando comincia a sentire strane presenze aggirarsi per quelle terre. La collega che lo accompagnava nella spedizione scappa, mentre Eric stringe amicizia con un hippy esperto di funghi allucinogeni che lo convince a immergersi ulteriormente nella natura.
Quel che di buono c’è in quest’opera, non poco a… leggi tutto
Il bosco (ché a chiamarlo foresta ce ne vuole di ottusità o faccia tosta) senza nome (Gan Ainm in gaelico irlandese, vale a dire WithOut a Name e NameLess in inglese) pretende compagnia, la “porta” per entrarvi a farne parte è l’acqua d’ammollo filtrata dei porcini secchi per il risotto, e il testimone così passa da un…
Eric sta facendo delle rilevazioni in uno sperduto bosco irlandese, quando comincia a sentire strane presenze aggirarsi per quelle terre. La collega che lo accompagnava nella spedizione scappa, mentre Eric stringe amicizia con un hippy esperto di funghi allucinogeni che lo convince a immergersi ulteriormente nella natura.
Quel che di buono c’è in quest’opera, non poco a…
Perito incaricato di effettuare misurazioni di un'area boschiva destinata allo sfruttamento geologico, Eric si isola in un cottage di campagna con l'assistente ed amante Olivia, lontano dalla famiglia rimasta in città. La scoperta di un oscuro manoscritto di botanica lasciato dal precedente inquilino ed i misteriosi influssi della natura circostante, lo faranno scivolare verso una…
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Commenti (3) vedi tutti
“WithOut Name” non arriva d’alcuna parte, come certe opere di Poe, Lovecraft, Hodgson, Machen e Howard, che son belle di per loro, per la mera belluria che le connota.
leggi la recensione completa di mckil protagonista allettato dalla letizia di questa quasi palpabile, seppur etera coadiuvanza tra raziocinio e naturalità, decide di abbandonare seppur con remore la vita sapiens, abbandonandosi quasi lascivamente alla sua nuova realtà come se fosse Antani
commento di soldato_gaelNell'acuirsi di una consapevolezza del legame ancestrale e preumano che il protagonista sente di avere con l'ambiente che lo circonda, l'ipnotico richiamo di una filiazione biologica che reclama l'abdicazione di qualunque sovrastruttura razionale a favore di un abbandono incondizionato ai suoi subdoli allettamenti linfatici.
leggi la recensione completa di maurizio73