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Moonlight

Regia di Barry Jenkins vedi scheda film

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Enrique

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La recensione su Moonlight

di Enrique
4 stelle

Abitante di un ghetto, quartiere degradato e tossico, non a rischio ma già perduto; ragazzo fragile; figlio di una famiglia tanto distrutta e assente da non essere figlio; bullizzato e solo, perso nel suo mondo; gay; nero.

Non si potevano contare più ingredienti (e migliori di questi) per realizzare un film esplosivo, di spessore, di sostanza.

 

E invece ne esce fuori un film inconsistente.

Un film incompiuto.

Che non decolla mai.

Sempre in attesa della tensione scaricata, del climax in ascesa, della carica drammatica oltre la misura dei silenzi e dei sottintesi. Della svolta.

Fa eccezione la scena della sedia post rientro in classe, composta di una violenza quasi lirica, che provoca il passaggio dal 2° al 3° atto del film.

Ma, a pensarci bene, non è una vera svolta. Non c’è alcuna svolta.

Blue che non è Blue.

Black che non è Black.

Gli affetti traditi, sopravvissuti.

Cose (che) capitano in silenzio, come se nulla fosse, come se non fosse accaduto alcunchè.

Un silenzio intimo e lunatico riempito da una soundtrack molto dolce (nota positiva).

Ma questo non è il genere di film che si fa sorreggere dalla sola colonna sonora.

Intense le gradazioni di colori che riempiono le inquadrature, come se fosse nella cromia delle immagini (calde e fredde in egual misura) che si possa reperire la dimensione semantica del film.

Un film che, intanto, scorre lento (che quasi ristagna) e inesorabilmente approda ad un finale irrisolto.

Un finale dove non c’è Teresa, l’unico punto di riferimento stabile della vicenda; una persona bella.

Un rammarico di peso.

Lo stile registico è platealmente autoriale; una velleità più che altro.

Il lirismo dell’ondivaga mdp sconfina nel territorio dell’arty-clichè. Come se le riprese statiche e dinamiche, oblique e vorticose, in soggettiva o coinvolte da sguardi fissi in camera, avvolgenti, complici e discrete possano dare quello che il contenitore non contiene, quel qualcosa in più che la narrazione rifugge.

Moonlight è un film fermo ai nastri di partenza.

Incompiuto, non convince.

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