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Moonlight

Regia di Barry Jenkins vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Moonlight

di sasso67
7 stelle

In tre capitoli sono raccontate tre diverse età di Chiron, bambino, poi adolescente e infine adulto di Miami. Nel primo capitolo, Chiron, soprannominato Little viene sorpreso in un appartamento inutilizzato da Juan, spacciatore di medio livello dalle origini cubane. Quest'ultimo si rende conto che il ragazzino vive una situazione di particolare disagio: rimasto solo con la madre tossicodipendente che si prostituisce per procurarsi la droga, Chiron tiene sempre la testa bassa e parla pochissimo. Il piccolo ha un unico amico - Kevin - che lo rispetta e non lo bullizza: la madre, Juan (che nel frattempo è diventato una sorta di suo padre putativo), Teresa, che è la donna di quest'ultimo, e Kevin sono e in certa misura saranno le presenze fisse della vita di Chiron.

Nella seconda parte, Chiron è un adolescente ancora bullizzato da alcuni compagni di scuola, capeggiati da un certo Terrell. Juan è ormai morto e il ragazzo, adesso soprannominato Black, può ancora contare sull'appoggio di Teresa e sull'amicizia di Kevin. Il giovane protagonista, nel frattempo, prende coscienza della propria omosessualità e una sera si apparta con Kevin e i due ragazzi si toccano e si baciano. Il giorno dopo, Kevin, istigato da Terrell, picchia Chiron, che poi viene massacrato di botte dai compagni di scuola. Convocato dalla preside, Chiron si rifiuta di sporgere denuncia, ma il giorno successivo torna a scuola e sfascia una sedia sulla testa di Terrell e viene arrestato.

Nella terza parte, il protagonista è diventato adulto. Ha scontato la galera ad Atlanta, dove è diventato a sua volta un boss dello spaccio, seguendo, nella sostanza, le orme di Juan. Un giorno riceve una telefonata da Kevin che lo invita ad andarlo a trovare a Miami. Chiron torna nella sua città natale, dove incontra prima la madre e poi Kevin, al quale pudicamente confessa il proprio lungo e impossibile amore per lui.

Detto subito che nel film dell'esordiente Barry Jenkins non vi è alcun empito di denuncia sociale, della discriminazione o del razzismo, pur presenti e particolarmente resipiscenti in USA in questo periodo (l'unico blando accenno si ha quando Kevin, al telefono, confessa a Chiron di essere stato in carcere «per le cose per cui ci arrestano»), trattandosi di un film all black, nel quale i bianchi fanno a malapena tappezzeria, vedo nel personaggio del protagonista quella che i critici chiamano una figura Christi. Potrà anche apparire una mia fissazione, ma ho individuato alcuni indizi che mi sembrano suffragare questa ipotesi.

È vero, Chirone era un centauro della mitologia greca, che curò l'eroe Achille da piccolo. Ma ci ricordiamo anche che, sempre in greco, il Chi Rho o CHRISMON è conosciuto come il monogramma di Cristo e, nonostante la sua lontananza dalla pronuncia inglese (o meglio, americana) del nome di battesimo del protagonista, non si può ignorare la forte somiglianza letterale - se non fonetica - del Chi Rho con il nome Chiron.

A proposito di battesimo, la figura di Juan non può non prefigurare una reinterpretazione, non blasfema ma indubbiamente originale, di Giovanni il Battista. E uno dei primi gesti di Juan, una volta conosciuto il ragazzino, è di portare Chiron al mare per insegnargli a nuotare, immergendolo nell'acqua: un gesto che ricorda il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.

Kevin e Chiron si baciano e si toccano la sera prima che lo stesso Kevin tradisca il protagonista malmenandolo e dando la stura al pestaggio da parte del branco dei bulletti. Non si può, anche qui, non pensare alla vicenda di Gesù con Giuda nell'orto del Getsemani e al tradimento da parte del discepolo (sebbene Kevin non tradisca certo per denaro).

In più, abbiamo la struttura tripartita del film, che potrebbe corrispondere ai tre giorni nei quali Gesù, secondo il Vangelo, ha vinto la morte, oppure, possibilmente, alla sequenza di vita, morte e resurrezione del Messia delle Scritture.

Direi anche che Teresa potrebbe essere una versione della Madonna, mentre Paula, la madre naturale di Chiron, rispecchia piuttosto la figura della Maddalena.

Naturalmente, questa è soltanto una delle possibili interpretazioni del film di Jenkins, dove sono presenti elementi che almeno all'apparenza non hanno niente a che vedere con il Cristo, come, solo per esempio, la sottotraccia omosessuale della vicenda.

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