Regia di Morgan Spurlock vedi scheda film
Liberamente tratto da Rats: Observations on the History & Habitat of the City’s Most Unwanted Inhabitants di Robert Sullivan.
Un prodotto freschissimo. Come i sacchi d'immondizia fuori dai ristoranti stellati dove brulicano e banchettano i mammiferi più compatibili con la nostra specie: i roditori.
Un'idea tanto bislacca quanto riuscita quella di impastare il documentario con l'horror biologico, la commistione si esaurisce quasi del tutto nella prima parte (salvo la parentesi britannica horror-rurale della caccia con i Terrier), la cui componente più scenografica è ampiamente debitrice del B-Movie di genere anni '80 (Rats- Notte di Terrore, bla bla bla). Una panoramica di ampio respiro, dalle fogne alle campagne, soprattutto nella grandi metropoli, dove i padroni non siamo noi, bontà nostra, se non l'avessimo ancora capito. In realtà non c'é nulla di forte per lo stomaco, se non si soffre di fobie particolari -quella per i topi è del tutto indotta per via culturale-.
Si poteva e si DOVEVA spingere di più sull'acceleratore , lascia un po' l'amaro in bocca alla fine della fiera ma vale la visione, senza se e senza ma. Goduriosa l'idea dell'host a mo' di serie antologica, qui un cacciatore di ratti che fuma come un turco e dispensa qualche massima da tenere bene a mente.
Con un gatto sulle ginocchia, e qualche ratto in teca di vetro che assistono tutti, pacifici, alla visione, ci si può permettere si abbozzare un sorriso su qualche recensione scomposta d'oltreoceano.
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