Regia di Damien Power vedi scheda film
Prendete una trama già vista e abusata cento volte, dalla madre di questo genere, "Un Tranquillo Weekend Di Paura", ai suoi derivati, per esempio "Wrong Turn", ma portatela in Australia, nella sua "wilderness", questa volta boschiva, che fa molto Appalachi, e come per magia otterrete film solidissimi, rimasticati, certo, ma con qualcosa in più rispetto alle decine di produzioni americane simili. Non ho avuto il minimo dubbio se guardare oppure no questo thriller feroce e asciutto, quando ho visto che arrivava da quei luoghi. Non so nulla del regista e degli attorni, tutti funzionali, e, per una volta, non i soliti stupidissimi teenager in cerca di birra e spassi vari in campeggio, ma so che, a minutaggio terminato, la canonica ora e mezza, devo dire che ancora una volta, il Cinema australiano, seppure minore, non mi ha deluso affatto. Turisti che decidono di campeggiare in luoghi ameni ma (troppo) sperduti e bifolchi locali che vanno a caccia per mero sfizio, e non di maiali selvatici. Una bella costruzione del climax, con un doppio racconto che finisce per alternarsi perfettamente, fino alla canonica azione per portare a casa la cotenna, senza, e questo è un pregio, esagerare mai con il "gore", con effetti visivi troppo carichi. Chiaro, ripeto, tutto già visto, ma chissenefrega: "Killing Ground" è bella serie B di alta classifica, che non concede nulla al pubblico e che non cala mai la tensione.
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