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Le ali della libertà

Regia di Frank Darabont vedi scheda film

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La recensione su Le ali della libertà

di nibacco
8 stelle

L'innocenza dietro le sbarre

 

Processo a un vice direttore di banca, Andy Dufresne, accusato di aver assassinato la moglie e il suo amante. Nonostante l’imputato si dichiari innocente, viene condannato a due ergastoli da scontare nel penitenziario di Shawshank. Qui conosce subito il cinismo del direttore Norton e la brutale violenza del capitano delle guardie. Nonostante la durezza della prigionia e i soprusi subiti da un gruppo di detenuti, Andy si ambienta bene riuscendo a rendersi simpatico e a farsi anche degli amici.

 

Grazie alla sua istruzione e alle conoscenze nel settore delle imposte e in campo tributario, entra a far parte dei privilegi concessi dal comandante delle guardie e dal direttore del carcere. Quest’ultimo approfitta delle competenze di Andy non solo per farsi fare la dichiarazione dei redditi ma anche per scopi illeciti, coinvolgendolo, anzi, obbligandolo a gestire i suoi loschi affari.

 

Dopo 19 anni di detenzione, si apre per Andy la speranza di chiedere la riapertura del suo caso in base alla dichiarazione di un nuovo detenuto che racconta di aver conosciuto, in un altro carcere, un tizio che si vantava di aver ucciso una donna con il suo amante e che per l’omicidio avevano condannato il marito della donna, un noto funzionario di banca. Come prenderà la notizia il direttore? Si interesserà per fare riaprire il caso sapendo che dietro le sbarre potrebbe esserci un innocente?

 

Il film diretto dal regista Frank Darabont è un adattamento del romanzo “Rita Hayworth and Shawshank Redemption”  di Stephen King. Un’opera inusuale per lo scrittore, abituato a un genere horror e thriller. Un racconto dell’ordinaria violenza che si vive nelle carceri dove l’iniziale disperazione diventa rassegnazione e addirittura, col tempo, abitudine perversa. Emblematica la frase: “Queste mura sono strane, prima le odi, poi ti ci abitui, e se passa abbastanza tempo non puoi più farne a meno”. Un film in cui si intrecciano varie vicende, con  colpi di scena e un gran finale.

 

Ottima l’interpretazione dei protagonisti. Peccato per il mancato oscar a Morgan Freeman che è anche la voce narrante. Il film riceve 10 nomination di cui sette all’oscar, ma non ottiene nessun premio.

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