Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Il dolce sapore della vendetta attesa tanto a lungo.Tratto da un romanzo breve di Stephen King,una delle sue poche opere letterarie prive di riferimenti sopranaturali e/o orrorifici,il film di Darabont come dice il titolo originale è la storia di una redenzione,un percorso di espiazione,il giusto castigo per il terribile delitto di cui si è accusati.Il contabile con la sua pervicacia ottiene diversi privilegi per se e per i suoi compagni nel carcere di massima sicurezza di Shawshank dove è stato rinchiuso,guadagna la fiducia del terribile direttore e di tanti secondini fino a che compie la sua vendetta pianificata con certosina applicazione durante i tanti anni di prigione trascorsi.Darabont si muove bene tra gli spazi chiusi del carcere,pur usando gli ingredienti tipici del genere appassiona con la figura di questo all'apparenza modesto contabile(a cui Tim Robbins dona il suo aspetto sfacciatamente normale e la sua bravura nel recitare usando i mezzi toni)in realtà dotato di cervello sopraffino,è felice anche nel disegno dei personaggi di contorno.Tra loro un plauso al vecchio Whitmore,nei panni di Brooks a cui è affidata una sequenza di una triste incapacità ad adeguarsi dopo tanti anni alla vita normale.Una sezione del film commovente in cui la scrittura registica asciutta di Darabont evita ogni forma di patetismo.A parte il felice disegno dei personaggi e la fine strategia della vendetta così brillantemente illustrata il film è un bell'esempio di cinema di stampo classico,il cinema che si prende i suoi bravi tempi,che supoera abbondantemente le due ore,molto liberal(alla fine poco importa se il protagonista è colpevole,sembrano molto più degni di essere castigati i suoi aguzzini) e che non ha esigenze particolari di comprimere una vicenda tratta da un bel romanzo breve di King.Un cinema ben lontano dai montaggi iperaccelerati,dalle sequenze sottovuoto spinto,dalle centrifughe a cui si sottopone la maggior parte del cinema odierno.E se consideriamo che questo film ha 15 anni non possiamo far altro che constatare che la situazione,se possibile è ancora peggiorata....
assolutamente a suo agio negli spazi chiusi
ottima prova
uno dei film che lo ha sdoganato dal limbo
ottima performance.
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