Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Horror a basso costo, diretto da Umberto Lenzi per il mercato estero. Spacciato impropriamente per sequel di Dèmoni (Lamberto Bava, 1985), in realtà protagonisti del film sono gli zombie.
Tre studenti universitari americani - Dick (Joe Balogh), sua sorella Jessica e il suo fidanzato Kevin (Keith Van Hoven) - stanno trascorrendo le vacanze in Brasile. Dick partecipa a una cerimonia voodoo, prima di rimettersi in marcia per raggiungere Belo Horizonte. Un guasto meccanico li obbliga a soggiornare in una fazenda, in passato piantagione di caffè nella quale sei schiavi neri vennero crudelmente accecati e impiccati per aver tentato di fuggire. Per effetto del rito a cui ha partecipato Dick, sottoforma di zombi i sei schiavi escono dalla tomba per reclamare altrettante vittime.
Modesto horror distribuito in Italia direttamente in home video, basato su un buon soggetto di Umberto Lenzi [1] ma sviluppato in sceneggiatura in maniera non proprio brillante da Olga Pehar. Cast d'attori di secondo livello [2] vengono imposti al regista da una produzione scarsa, che impone forti limitazioni anche al reparto effetti speciali. Girato direttamente in Brasile, ha il suo punto di forza nella rappresentazione dei rituali magici - candomblé e macumba - tipici del territorio, nel rappresentare i quali Lenzi, dopo essersi documentato, cerca di attenersi in maniera fedele. Inserito impropriamente nel ciclo horror prodotto da Dario Argento e diretto da Lamberto Bava, con i precedenti capitoli di Dèmoni non ha praticamente nulla in comune, a cominciare appunto da una messa in scena spartana e minimalista. Pochi effetti splatter, perlopiù basati su scene di eye-violence, e un finale in debito con Shining (Stanley Kubrick, 1980) non sono sufficienti a rendere più riuscita l'opera, che si trascina fiaccamente per quasi 90 minuti. Si distingue, nella mediocrità generale, la discreta soundtrack di Franco Micalizzi.
3 Dèmoni 3 [3]
Attorno al titolo del film è interessante riportare alcune curiosità. Dèmoni 3 è stato inizialmente opzionato da Bava e Argento per un progetto annunciato in anteprima ad Enzo Tortora ("Giallo", 1987), nel quale per il terzo capitolo era stato anticipata la presenza di un aereo precipitato in un vulcano. Bava era però impegnato in altra produzione Mediaset pertanto, con sceneggiatura completamente riscritta, il film è diventato La chiesa (Michele Soavi, 1989), pur se in Giappone distribuito proprio come Demoni 3. Sempre per il mercato estero, nello stesso periodo di tempo, anche il film televisivo del ciclo "Alta tensione", La casa dell'orco, è stato rilasciato come Dèmons 3.
Umberto Lenzi (1931 - 2017)
La parola a Umberto Lenzi [4]
"Io non amo gli effetti splatter, di quella storia mi interessava la magia nera, ossia il potere misterioso di un rito capace di evocare i morti. E anche il tema degli schiavi che si vendicano delle angherie dei padroni bianchi. Ma non c'era un budget adeguato. L'unica scena che mi soddisfece pienamente fu quella della macumba, girata dal vero. Comunque sul film aleggiò una sorta di maledizione: l'attrice che avevo scritturato a Los Angeles si ruppe un braccio tre giorni prima dell'inizio del film, e fui costretto a sostituirla con una che non valeva nulla. Costei durante le riprese si avvelenò bevendo del latte non pastorizzato alla finca dove giravamo e finì all'ospedale. Il protagonista (che in Italia con Bava aveva ben lavorato) qui cadde in una sorta di catalessi e il giovane attore americano Joe Balogh (con cui avevo fatto Hitcher in the dark due anni prima) recitava in modo svogliato e abulico. Anche quando si impegnava. Inoltre, il set della finca fu travolto da un'inondazione e tre comparse brasiliane, scritturate per fare gli schiavi zombie, scomparvero (probabilmente si erano scocciati e avevano fatto ritorno a Rio). Giravamo in un posto sperduto e lontanissimo. Temo che tutto questo sia dovuto proprio alla macumba, poiché l'altro film girato in contemporanea riuscì benissimo e filò liscio. Era un film d'azione, Caccia allo scorpione d'oro, con dei protagonisti discreti. A mio parere Hitcher in the dark (Paura nel buio), girato a Virginia Beach e a Norfolk nel 1988, è un thriller quasi horror molto più riuscito."
NOTE
[1] Già in precedenza il regista toscano si era trovato a dirigere un terzo capitolo apocrifo che nulla aveva in comune con le due pellicole precedenti, prodotto da Aristide Massaccesi: La casa 3 (1988).
[2] Presenti non a caso nelle ultime produzioni horror italiane destinate al mercato estero: Joe Balogh compare anche in Paura nel buio (sempre diretto da Lenzi), mentre Keith Van Hoven lo si ritrova ne La casa nel tempo di Lucio Fulci.
[3] Si veda al proposito anche l'articolo pubblicato su Nocturno Cinema.
[4] Dichiarazioni riportate da Gordiano Lupi in "Storia del cinema horror italiano" vol. 3 (pag. 207).
Demoni 3: scena
Demoni 3: esecuzione della macumba
Demoni 3 (Umberto Lenzi, 1991)
F.P. 08/03/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 87')
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