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El vendedor de orquídeas

Regia di Lorenzo Vigas vedi scheda film

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La recensione su El vendedor de orquídeas

di alan smithee
6 stelle

VENEZIA 73 - FUORI CONCORSO

Un documentario che, presentato alla mostra veneziana, costituisce un doppio omaggio: da parte del Festival al vincitore a sorpresa della scorsa edizione, Lorenzo Vigas (con il piccolo ma profondo e teso Ti guardo, ovvero in originale Desde allà), innanzi tutto, e quello di un figlio alla memoria di un padre.

Non un padre qualunque, ad ogni buon conto, in quanto Oswaldo Vigas è stato uno dei pittori più noti dell'arte del '900 in Venezuela.

Attorno al 2010, quando l'uomo, già anziano e con problemi di locomozione, viene invogliato dalla moglie a organizzare una mostra sulla sua opera giovanile, l'rganizzazione riesce a radunare pressoché tutte le opere dagli esordi al 1950 circa: manca all'appello solo un quadro, Il venditore di orchidee, appunto, di cui il maestro conserva un ricordo dettagliato che da sempre ha voluto condividere col figlio Lorenzo.

La ricerca dell'opera consente al vecchio artista di raccontarsi, facendo venire a galla un pezzo di storia del paese. dalla povertà patita in famiglia, nonostante il padre fosse un medico, ma troppo generoso per farsi pagare le cure rivolte prettamente a gente più povera e modesta di lui; quindi la strada intrapresa da lui stesso verso la medicina, ma la passione per la pittura che lo rese dopo pochi anni un pittore celebre e anche piuttosto benestante.

Il figlio Lorenzo ne fa un piccolo film che non è solo un lavoro di famiglia, ma un'opera semplice e accorata su un creatore d'arte, in grado di accostare colori e linee, astrazioni e stilizzazioni di forme, per ottenere uno stile personale e molto suggestivo, quello che lo rese un creatore di opere, e non un semplice riproduttore di cose, persone o situazioni.

Il documento evita alla perfezione falsi sentimentalismi e trucchetti emotivi facili o scontati, e ci presenta una persona schietta, vispa nonostante i problemi di mobilità, dal linguaggio secco, spesso anche piuttosto greve, ma proprio per questo sincero, determinato.

Un omaggio privato al padre che ha tuttavia il merito di aprirci la mente su un artista magari a noi europei piuttosto ignoto, ma assai celebre in America Latina e meritevole di essere riscoperto.

 

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