Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Al suo terzo giallo, dopo MYSTERE e SOTTO IL VESTITO NIENTE, Carlo Vanzina abbandona le patinate location della Milano da bere, con prostitute d'alto bordo e bellissime fotomodelle, per cimentarsi a sorpresa in quel cinema di impegno politico e civile che anche oltreoceano ci hanno sempre invidiato e ammirato, e che aveva in Francesco Rosi, Elio Petri e il più "popolare" Damiano Damiani i migliori interpreti. Tratto (a quanto pare) piuttosto liberamente dall'omonimo romanzo scritto da Corrado Augias con la consorte Daniela Pasti, questo TRE COLONNE IN CRONACA e' un giallo (fanta)politico ambientato nel mondo della finanza e del giornalismo, dove Vanzina ha la grandissima fortuna di avere sottomano un cast prestigioso, impreziosito nientemeno che dalla presenza di Gianmaria Volonte', vero e proprio simbolo del cinema di impegno civile del nostro paese. Il grande attore interpreta con divertito cinismo l'ambiguo Landolfi/Scalfari, il quale dietro una maschera apparentemente gioviale e arrendevole, esibisce un sorrisetto beffardo e una risatina quasi diabolica. Certo, lo stile del film si fa talvolta un po' troppo televisivo (si tratta pur sempre dei Vanzina), ma pur senza fare paragoni con gli illustrissimi predecessori dei registi sopra citati, TRE COLONNE IN CRONACA si ritaglia un suo posto in un genere ormai purtroppo troppo trascurato dalla nostra cinematografia, con una narrazione avvincente e i giusti colpi di scena saggiamente ben piazzati, con oltretutto il merito non indifferente di toccare tematiche che anticiperanno quella che sarà la caduta della prima repubblica in Italia. Come già specificato, impeccabile il resto del cast, con una galleria di attori noti al grande pubblico: l'emergente Sergio Castellito, giovane e ambizioso cronista d'assalto; l'onesto poliziotto Massimo Dapporto; lo spregiudicato azionista interpretato dal veterano britannico Joss Ackland; l'altrettanto spregiudicato e ambizioso Paolo Malco; il mercenario arabo Spiros Focas; la raffinata e ambigua Senta Berger; e per concludere, giusto per non farci dimenticare che si tratta pur sempre di un Vanzina-movie, la conturbante meteorina super-sexi Demetra Hampton, molto popolare in quel periodo per la serie televisiva VALENTINA. Il film non avrà successo e verrà accolto anche tiepidamente dalla critica, mentre ritengo invece doverosa una rivalutazione.
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