Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Classico del film di guerra e di denuncia antimilitarista, superiore sia al vecchio "All'ovest niente di nuovo" di Lewis Milestone che a "Per il re e per la patria" di Joseph Losey, girato pochi anni dopo e che ne riprende da vicino la struttura: molto lucido e crudele nel mostrare gli orrori dei combattimenti (l'assalto al "formicaio") e la corruzione degli alti comandi militari che non guarda in faccia neppure all'inutile fucilazione per codardia di alcuni soldati innocenti. In Francia fu proibito per molti anni, e se ne capisce facilmente il motivo: Kubrick è impietoso nella sua denuncia dell'insanità del potere e dei privilegi di classe che portano alla morte di inermi soldati. Girato con uno stile cinematograficamente molto efficace (memorabili le carrellate nelle trincee della prima parte), virulento nella sua presa di posizione ideologica e assai pregnante a livello emotivo, è uno dei primi capolavori di Kubrick, quasi sempre ammirevole, se si eccettua qualche momento dove appare una figura di prete un pò troppo retorica (e la scena della fucilazione ne risente), oltre a qualche teatralismo eccessivo nella recitazione di alcuni attori minori. Molto bravi invece Kirk Douglas nella parte dell'idealista colonnello Dax, intenso e sobrio senza strafare,e Adolphe Menjou nella parte del cinico generale Broulard. Bellissimo il finale con il canto della ragazza tedesca che commuove i soldati: l'attrice è proprio Christiane Harlan che sarà la moglie del regista fino alla sua scomparsa.
Voto 9/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta