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Quiz Show

Regia di Robert Redford vedi scheda film

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Lord Holy

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La recensione su Quiz Show

di Lord Holy
10 stelle

Basato sul memoriale Remembering America di Richard N. Goodwin, il film si focalizza sugli scandali degli anni '50 relativi al famoso quiz televisivo Twenty One. Credo che la sfida di rendere interessante un simile soggetto non fosse semplice da vincere. Il rischio, ovviamente, era quello di finire per rasentare nei toni uno scialbo documentario. Ma per fortuna Robert Redford, forte della solida sceneggiatura di Paul Attanasio, imbastisce uno spettacolo che non rinunzia ma al contrario accentua la componente d'intrattenimento e di dramma, pur nella dominanza di un contesto intelligente d'analisi e denuncia.
Impeccabile la scelta del cast, soprattutto per quanto riguarda i protagonisti principali, affidandosi a nomi di sicura garanzia di elevata prestanza. John Turturro (Herb Stempel) assume una straordinaria dose d'eccentricità, ad esempio, e Ralph Fiennes (Charles Van Doren) vanta un'invidiabile presenza scenica, magnetica. Persino il semisconosciuto Rob Morrow (Richard N. "Dick" Goodwin) è convincente, al pari di un Paul Scofield (Mark Van Doren) che valorizza il poco tempo a sua disposizione.
Consigliato. Nonostante l'abbondanza di dialoghi, non è prolisso o ridondante. Anzi, è brillante. L'attenzione è mantenuta viva, l'interesse motivato e costantemente rinnovato, il ritmo si giova di una giusta quantità di tensione. L'equilibrio è salvo, le promesse adempiute. Voto: 4,5/5.

Sulla trama

Stati Uniti, 1958. Al popolare quiz televisivo Twenty One, presentato da Jack Barry, il fenomeno Herb Stempel, ebreo rappresentante della classe medio-bassa del paese, secondo i produttori del programma, Dan Enright e Albert Freedman, non ha più l'audience degli inizi. Costoro lo convincono ad autoeliminarsi non rispondendo a una banale domanda sul cinema, per dare spazio al futuro nuovo campione, il rampollo di una delle più blasonate famiglie d'America, i Van Doren. Figlio dell'illustre poeta Mark, Charles è bello, biondo e dotato di una cultura enciclopedica. Stempel, che ha ricevuto vane promesse da Enright per una carriera televisiva, decide di denunciare il programma per frode, ma i risultati dell'inchiesta, per decisione del giudice, restano segreti. Ciò insospettisce l'avvocato Goodwin...

Sulla colonna sonora

Un accompagnamento di tutto rispetto da parte delle musiche composte da Mark Isham. Lodevole.

Cosa cambierei

Mi è piaciuto così.

Su Robert Redford

La sua prima grande prova in direzione, in grado di dimostrare al meglio il suo potenziale valore.

Su John Turturro

Herb Stempel. Caratterista di talento, sopra le righe, ben calato nella parte. Ottimo.

Su Ralph Fiennes

Charles Van Doren. Elegante e intenso, domina la scena con la sua presenza carismatica.

Su Paul Scofield

Mark Van Doren. Colpisce nonostante sia un personaggio secondario. Distinto.

Su Rob Morrow

Richard N. "Dick" Goodwin. Buon esordio in un ruolo importante. Non sfigura affatto. Bravo.

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