Regia di Woody Allen vedi scheda film
Tra i film degli anni 90 realizzati da Allen, questo è uno dei migliori: una commedia drammatica che dimostra l'ampiezza del suo registro narrativo, ben servita da attori in ottima forma in cui la rivelazione è senz'altro il mafioso Cheech di Chazz Palminteri. La ricostruzione della New York anni 20 con le sue bande di crimininali contrapposte è accurata e spesso gustosa e rende un omaggio evidente ai film di gangster degli anni 30; la direzione degli attori è come sempre rigorosissima, con un "ensemble cast" in cui, oltre al citato Palminteri, spiccano Dianne Wiest nei panni della diva al tramonto (che per questo film ottiene il suo secondo Oscar come attrice non protagonista), John Cusack nel ruolo del commediografo che a tratti fa pensare allo stesso Woody Allen, di cui l'attore riesce a riprodurre certe espressioni mimiche e intonazioni vocali, e Jennifer Tilly nel ruolo dell'attricetta incapace. La satira dell'ambiente teatrale coglie più volte nel segno ed è arricchita dalla tematica dell'ispirazione artistica che si affaccia perfino in un personaggio di dubbio profilo come il gangster Cheech. E' un film pienamente alleniano, forse non uno dei suoi vertici assoluti ma comunque lontano mille miglia dalla decadenza delle opere senili, in cui i personaggi nevrotizzati riuscivano ancora a strappare risate genuine e gli omaggi cinefili a registi come Lubitsch e Hawks funzionavano a pieno regime.
voto 8/10
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