Regia di Woody Allen vedi scheda film
7 nominations agli Oscar per questo rilassato ed ispiratissimo Allen d'annata (uno dei migliori degli anni novanta), puro divertissement ricco di battute folgoranti e di situazioni esilaranti ma anche spietato e umano ritratto del dietro le quinte di Broadway con le nevrosi degli attori, le aspirazioni alla gloria e le presunzioni di attricette oche e raccomandate, del tutto incapaci sotto il profilo della recitazione e dalla voce inascoltabile (splendida Jennifer Tilly, perfetto ritratto delle tante, troppe ragazze tutte curve e poco cervello, spesso grossolane e prive del benché minimo talento ma talmente sfacciate e supponenti da puntare ai ruoli più importanti), la vanità, l'isterismo ed i ricordi di una ex grande diva del passato, ormai sul viale del tramonto (memorabile Dianne West, giustamente premiata con l'Oscar), i compromessi, gli inconvenienti, la quotidiana carenza di fondi, le pressioni dei produttori, specie se mafiosi, le correzioni a un copione piuttosto letterario e scolorito, di difficile impatto e apprezzamento, il tran tran quotidiano che sta alla base di ogni produzione che si rispetti. Ambientato nella New York degli anni venti, quando la mafia la faceva da padrona "Pallottole su Broadway" è anche un omaggio all'epoca perduta del gangsterismo (Allen ha una vera passione per film come "Piccolo Cesare" o "L'isola di corallo"), nonché una riflessione acuta, per nulla snob, noiosa o stereotipata sul ruolo dell'artista e sulla effettiva validità e/o utilità della sua missione: "il teatro deve plasmare gli uomini" dice il protagonista al suo produttore nella sequenza che apre il film. Fotografato da Carlo Di Palma, sceneggiato alla grande da Allen con Douglas McGrath è sostenuto da un cast smagliante e affiatato in cui accanto al bravo John Cusack, perfetto nel riprodurre tic e nevrosi dell'Allen attore, spicca un magnifico Chazz Palminteri nei panni di Cheech, gorilla di professione ma autentico artista nell'anima, colui che con le sue correzioni porterà al successo il testo del protagonista, diventandone il vero autore, come a dire che l'artista può nascondersi in chiunque, anche nel più violento dei boss. Nel ricco cast anche il regista Rob Reiner e Tracey Ullman che sarà poi ancora a fianco di Allen in "Criminali da strapazzo".
Voto: 7 e mezzo.
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