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Piccole donne

Regia di Gillian Armstrong vedi scheda film

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La recensione su Piccole donne

di nibacco
8 stelle

E’ la vigilia di natale, il freddo gelido incombe, ma arriva dal fronte di guerra la lettera di Robert March a scaldare il cuore della sua famiglia (la sorella, la moglie, una donna molto forte e generosa che tira avanti come meglio può, e quattro splendide figlie).

 

Le sorelle March:  Meg, Jo, Beth, Amy sono esuberanti, molto legate tra di loro ma ognuno con il proprio carattere. Anche la piccola Amy, vanitosa, che si ingegna ogni tanto a fare dispetti.   

 

A una festa da ballo, Jo fa amicizia con il suo vicino di casa, il giovanissimo Laurie, di origine italiana che vive con il nobile e ricco nonno. In breve tempo, Laurie che ha velleità artistiche e le condivide con le quattro sorelle, riesce a farsi amare a tal punto da diventare il fratello mancante.

 

Tra varie avversità, passano gli anni. Il soldato Robert dopo essere stato ferito torna a casa. La guerra nel frattempo finisce e Laurie dichiara il suo amore a Jo che però lo respinge.

 

Le strade dei due si dividono: Laurie va a studiare musica a Londra; Jo cerca fortuna a New Jork per realizzare il sogno di diventare scrittrice. Lì incontra un professore tedesco del quale si innamora.

 

Ma il destino ha scelto che Laurie dovrà far parte della famiglia March, e incontra ancora Jo. La sposerà?

 

Il film è tratto da “Piccole donne”, il celebre romanzo della scrittrice statunitense Louisa May Alcott che ha fatto la storia della letteratura americana.

 

La storia è ambientata durante la guerra di secessione americana ed è incentrata sulla vita di un nucleo familiare costituito prevalentemente da donne, dove primeggiano i valori e il desiderio di affermazioni personali, in un’epoca fatta di soli uomini.

 

Tante sono le versioni cinematografiche. Questa, del 1994, diretta dalla regista Gillian Armstrong è quella che ha ottenuto un grande successo sia di pubblico che di critica. Brillante l’interpretazione di Susan Sarandon, che l’anno dopo riceverà il premio oscar con il film “Dead Man Walking” Condannato a morte; e di Christian Bale, che diventerà il Batman e il camaleonte (per le sue trasformazioni fisiche) del cinema internazionale.

 

Buona la scenografia

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