Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Da non confondere con il precedente film di Davis Smith del 1924, interpretato da J. Warren Kerrigan, questo "Capitan Blood" ha consacrato Errol Flynn come star nei ruoli dell'avventuriero affascinante e aristocratico.
Sotto il regno di Giacomo II°, il medico irlandese Peter Bood viene internato nel bagno penale di Port Royal, nei Caraibi.
Condanna ingiusta, per cui Bood riconquista la libertà in circostanze rocambolesche e diventa bucaniere, assieme ai galeotti evasi.
Intorno a lui si crea il mito dell'avventuriero spietato, ma anche quello dell'aristocratico gentiluomo, come descritto nel romanzo di Rafael Sabatini, dal quale è tratta la sceneggiatura di Casey Robinson.
Errol Flynn, sino ad allora sconosciuto aspirante attore che si aggirava negli studios Warner alla ricerca di una parte, ebbe la fortuna di incontrare Jack Warner in persona, proprio nel momento in cui il produttore aveva rinunciato ad assegnare i ruoli principali a Robert Donat e a Jean Muir, per divergenze contrattuali.
Jack Warner notò Flynn, lo colpì la sua aria di spaccone, ma anche il suo aspetto aristocratico, un mix tale da consacrarlo, anche da parte della critica, come "cacciatore di gloria".
Unico neo, Flynn, originario della Tasmania, aveva il vizio di bere.
Jack Warner sopportò sino a metà della lavorazione del film, poi chiamò Flynn a rapporto e lo rimbrottò, trattandolo da barbone e minacciando di licenziarlo.
Flynn inghiottì il rospo, ma dopo il grande successo di "Capitan Bood" ricattò il patriarca della Warner Bros: pretese, per i film successivi, un compenso di 2000 dollari a settimana, contro i 300 ottenuti sino a quel momento.
Jack Warner fu colpito da un attacco di cuore, tanto si adirò per le pretese di Flynn, ma alla fine cedette.
Il formidabile intuito del produttore portò alla formazione della "coppia perfetta" Flynn- De Havilland: Jack Warner affiancò al riottoso Errol la dolce Olivia, ancora praticamente sconosciuta.
I due trovarono subito l'intesa ideale, e insieme interpretarono, dal 1935 al 1941, altri cinque film, tra cui "Robin Hood", "La carica dei Seicento", "La storia del Generale Custer", "Gli avventurieri":
A "Capitan Blood" seguì "Lo sparviero dei mari", che Curtiz diresse realizzando un grande risparmio di dollari, riutilizzando molte sequenze di battaglie sul mare del precedente film.
Un intelligente incastro di scatole cinesi, visto che le scene marinare di "Capitan Blood" erano state realizzate in studio. Curtiz, per le riprese in campo lungo, aveva ideato e realizzato modellini assai geniali e sofisticati, per quei tempi, con risultati che ancora oggi riescono a stupire.
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