Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Discreta affermazione di pubblico per questo film di Squitieri,quando ancora sembrava un regista non di gran talento,ma a modo suo un prosecutore-rivale di Damiani(non parlo di Rosi per pudore,ci mancherebbe!).Il film è l'ascesa e la corsa incontro alla morte di un giovane boss malavitoso:il cast conta nomi al tempo di una certa importanzaper il cinema italiano,di genere e non.E la cosa più meritevole di interesse,se non fosse resa in maniera dozzinale,sarebbe il rapporto tra il mafioso e l'amico-nemico Michele Placido:Kezich disse addirittura che film come questi non parlano male della mafia in fondo,bensì le fanno da tramite.In realtà si sarebbe potuto realizzare tutt'altro lavoro,ma ci siamo fermati a una specie di sintesi di molti stereotipi del film di mafia senza sfiorare nessuna vera lettura o analisi del tristo fenomeno.
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