Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Un'opera che riporta Squitieri sulle orme del suo maestro Francesco Rosi, anche se è chiaro che non ne possiede le qualità artistiche. Squitieri è un onesto artigiano, politicamente scomodo, anche se non ha mai fatto mistero delle proprie simpatie destrorse, cosa che qui, peraltro, non gli impedisce di mettere in scena una manifestazione contadina in stile Portella delle Ginestre con tanto di bandiere rosse da fare quasi invidia a Bertolucci e l'intonazione dell'Internazionale. "Corleone" è un film ammirevole nelle intenzioni - anche perché denunciava senza mezzi termini le collusioni tra politica e malavita organizzata - confezionato anche abbastanza bene, con buone interpretazioni da parte di attori di valore internazionale (Rabal, Satta Flores, Placido), ma troppo simile a tanti prodotti dei nostri anni Settanta (una bella fotografia, le musiche di Morricone, una regia invisibile, movimenti di macchina morbidi e quasi classici). In più, nella sceneggiatura ci sono troppi stereotipi e qualche inutile licenza poetica, come gli sbocchi di sangue del protagonista. E se la Cardinale è troppo vecchia per interpretare la fidanzata che passa dal comunista al mafioso, l'ex pompiere Giuliano Gemma, pur volenteroso, non ha le capacità attoriali per interpretare un personaggio che si vorrebbe complesso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta