Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Squitieri, che all’epoca aveva ancora ambizioni d’autore, tenta di emulare il cinema di Rosi e Damiani confezionando un affresco di mafia e di Sicilia diretto con mestiere ma senza grande originalità. Belle ricostruzioni, ottimo cast, personaggi credibili e molto ben definiti. Resta però un interrogativo: film come questo davano veramente fastidio alla mafia? Nel cast anche Stefano Satta Flores(l'avvocato/onorevole),Orazio Orlando(il pubblico ministero)e un Remo Girone ancora lontano dai fasti della Piovra.
Mentre si celebra il processo a suo carico, Vito Gargano ripercorre la propria esistenza da quando, nella Corleone degli anni ’50, tradì l’amicizia di Michele, un sindacalista dalla parte dei braccianti, entrando al servizio del boss Provenzano per poi salire rapidamente i vertici dell’organizzazione mafiosa…
Non male anche se Morricone ha indubbiamente fatto di meglio.
Un mafioso perfetto ma che non riesce a suscitare troppa antipatia.
Buona anche la sua prova nonostante una partecipazione relativamente breve.
Sprecata in ruolo assolutamente secondario. E dire che i titoli di testa la indicano addirittura coprotagonista!
Molto bravo nei panni del capomafia vecchio stile.
Professionale ma senza particolari acuti.
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