Milly (Crawford) è una donna di mezza età ancora molto bella. Milly si innamora, ricambiata, di Burt (Robertson), un uomo molto più giovane di lei. In breve i due decidono di sposarsi. Lui è un giovanotto gentile e simpatico che però, dopo le nozze, si rivela psichicamente malato. Alla radice della sua depressione c'è il tradimento della sua prima moglie consumato con il padre dello stesso Burt. Milly si impegna per tentare di farlo guarire. Incisiva l'interpretazione della Crawford. Robert Aldrich, regista versatile, pur non essendo a suo agio nel dramma psicologico, dirige con mano sicura.
Film che pensavo d'avere in Videoteca : tanto meglio,in quanto a parte gli Attori assai in gamba per questo tipo di Films super Drammatici,la Pellicola non mi ha molto appassionato e anche il finale risuona come deja-vu' da qualche altro Film dell'epoca.voto.4.
Primo melodramma al femminile per Aldrch. Qualche buon momento di regia e una grande Crawford salvano un film che nel risvolto traumatico del personaggio di Robertson e nella conclusione ha il suo punto debole. Voto 6
PREMESSA
Nel 1978, per i caratteri della Mondadori, uscì un interessante manualetto di pratica ed esauriente consultazione curato da Alfonso Canziani (Cinema di tutto il mondo: i registi e le loro opere) al quale, per la stesura delle schede, avevano collaborato molte illustri firme della critica italiana, che nella prefazione dal titolo: La regìa: evoluzione di un mestiere, di… leggi tutto
Una donna di mezza età, ormai rassegnata allo zitellaggio, conosce un uomo molto più giovane e lo sposa, per poi scoprire le sue turbe psichiche. Melodramma sentimentale, con il titolo che già suggerisce un clima crepuscolare, e inopinate sfumature thriller. Come in altri casi, la Crawford è ben migliore del film che interpreta; in particolare la performance di Robertson è decisamente sopra… leggi tutto
Aldrich non ancora quarantenne e con alle spalle capolavori decisivi come Vera Cruz e Un Bacio e Una Pistola, allarga il personale curriculum registico con un altro genere, non toccando i vertici sopracitati, tuttavia lasciando intravedere dei margini di miglioramento notevoli. Dunque, il campo è quello del mélo dai contorni furibondi, dove i caratteri non riescono a controllare i…
PREMESSA
Nel 1978, per i caratteri della Mondadori, uscì un interessante manualetto di pratica ed esauriente consultazione curato da Alfonso Canziani (Cinema di tutto il mondo: i registi e le loro opere) al quale, per la stesura delle schede, avevano collaborato molte illustri firme della critica italiana, che nella prefazione dal titolo: La regìa: evoluzione di un mestiere, di…
Oggi a Venezia viene presentato “Mildred Pierce”, l’attesa nuova versione per la TV del romanzo di James Cain, per la regia di Todd Haynes, con Kate Winslet. Su cinerepublic c’è un post…
Il n'y a pas d'amour qui ne soit à douleur Il n'y a pas d'amour dont on ne soit meurtri Il n'y a pas d'amour dont on ne soit flétri Et pas plus que de toi l'amour de la patrie Il n'y a pas d'amour qui ne…
Veri e propri film che si concentrano sulla mente umana e sulle malattie mentali. fonti di tormento anche per i registi che cercano invano di analizzarne le cause.
Mi piace immaginare che ognuno di noi si possa rappresentare con un simbolo, un elemento o uno stato d'animo ben preciso al fine di sottolineare a grandi linee la nostra essenza. Non mi permetto di pensare a cosa gli…
Dolore e sofferenza, ma occasionalmente anche genio e sregolatezza. Il cinema di denuncia, politico e sociale, ha soprattutto usato la messa in scena del disagio per attaccare le istituzioni e i metodi di cura. Ma non…
Una donna di mezza età, ormai rassegnata allo zitellaggio, conosce un uomo molto più giovane e lo sposa, per poi scoprire le sue turbe psichiche. Melodramma sentimentale, con il titolo che già suggerisce un clima crepuscolare, e inopinate sfumature thriller. Come in altri casi, la Crawford è ben migliore del film che interpreta; in particolare la performance di Robertson è decisamente sopra…
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Commenti (4) vedi tutti
Un bel melo'....anche audace,cinema eterno....peccato i soliti finali buonisti...
commento di ezioStraziante mèlo di Aldrich, risaputo e accelerato nel finale ma dalla regia e dagli interpreti magistrali. 7,5 FURIBONDO
leggi la recensione completa di luca826Film che pensavo d'avere in Videoteca : tanto meglio,in quanto a parte gli Attori assai in gamba per questo tipo di Films super Drammatici,la Pellicola non mi ha molto appassionato e anche il finale risuona come deja-vu' da qualche altro Film dell'epoca.voto.4.
commento di chribio1Primo melodramma al femminile per Aldrch. Qualche buon momento di regia e una grande Crawford salvano un film che nel risvolto traumatico del personaggio di Robertson e nella conclusione ha il suo punto debole. Voto 6
commento di mr gimmick