Regia di Paul Schrader vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Paul Schrader realizza un discreto film, ma non eccelso come si tende ad aspettarsi (per forza di cose) sempre da uno come lui che ha soprattutto (ma non solo) scritto script indimenticabili.
Non ci si esalta apertamente, ma la solidità di fondo non manca affatto per quanto la storia e gli interpreti richiamino altre situazioni cinematografiche che hanno colpito assai più in profondità il subconscio cinematografico del grande pubblico.
John (Willem Dafoe) è lo spacciatore che agisce sotto il comando di Ann (Susan Sarandon) e vedrà il suo equilibrio quotidiano (coltivato con abnegazione) interrotto dal ritorno sulla scena della sua amata Marianne.
Le promesse di redenzione della donna non andranno di pari passo con i fatti reali e gli eventi porteranno l’uomo a cercare una vendetta personale attraverso ad atti inconsultamente violenti e con gravi conseguenze da espiare.
Film solido, e non così omologato come ci si potrebbe attendere dal genere e dalla trama, che si avvale soprattutto di interpreti importanti anche se le effettive interpretazioni possono apparire un po’ troppo caricate.
Riusciti gli elementi di contorno che rappresentano un’umanità in perenne crisi ed equilibri psicologici sempre posti in bilico tra un passato che ritorna e un presente in cui è difficile rispettare le regole del gioco imposte dalla vita.
Dunque un film interessante per tanti aspetti anche se è vero che porta con se echi evidenti di pellicole di caratura superiore (d’altronde Schrader li ha scritti alcuni di questi film che hanno fatto la storia), ma comunque quanto si vede merita la sua parte di considerazione anche in virtù di un storyboard ricco di eventi che non passano certo inosservati e svolte continue per cui risulta difficile annoiarsi.
In sintesi una storia non nuovissima, ma connotata in maniera piuttosto convincente per uno spettacolo sostanzialmente riuscito ed avvincente.
VOTO : 6/7.
Gestisce bene la scena, regalando momenti importanti, "purtroppo" paga, almeno in parte, scontati paragoni.
VOTO : 7.
Prova maiuscola, eccessiva forse, ma impattante.
VOTO : 6,5.
E' un mosro di bravura, forse qui è un pò troppo caricata.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
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