Regia di Leo McCarey vedi scheda film
E' un film anticomunista, d'accordo. Non sono meritori quelli antifascisti o antinazisti? Perchè questo no, dunque? Purtroppo queste ideologie erano entrembe folli e infernali allo stesso modo, con l'unica differenza che una è durata (e dura, purtroppo) di più. Al di là di queste doverose considerazioni, ho sfidato il giudizio di Film TV e ho guardato il film, per fiducia nel suo grande regista (e per l'attore). Ebbene, se non un capolavoro, l'ho trovato bello. Ha indubbie doti narrative, e riesce a creare momenti drammatici ed altri intensi e sofferti (come l'addio alla ragazza), accanto ad altri persino umoristici, dove Mc Carey pare avere in mente le sue splendide commedie degli anni d'oro. Interessanti sono anche i ritratti umani, come i due preti, il giovane rivoluzionario che ha abiurato la fede cristiana, il commissario del partito comunista sovietico. Comunque è inutile nascondersi dietro ad un dito: efferatezze simili non sono invenzione di propaganda, ma furono veramente commesse in nome di un'illusoria felicità e libertà, che non vennero mai, trasformando in compenso molta gente in belve disumane. Insomma, se non siete comunisti guardatevi questo film godibile e più che dignitoso, col quale il grande Mc Carey concluse la sua onorata carriera.
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