Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Al terzo episodio i meccanismi sono ben oliati: lo spettatore ha imparato a conoscere i comprimari fissi (il burbero superiore M, Q con le sue diavolerie, miss Moneypenny con la sua lunga e platonica fedeltà a Bond) e inizia a godersi un cortometraggio di antipasto prima dei titoli di testa. Il cattivo è all’altezza e il suo ingegnoso piano mostra bene la costante intenzione di superare le attese del pubblico: sarebbe troppo banale derubare le riserve auree di Fort Knox (!), l’idea è invece quella di renderle inutilizzabili. Resta impressa l’immagine della bella Shirley Eaton ricoperta di vernice d’oro. Sfrontata, di un machismo oggi inconcepibile, la brutalità con cui Bond riconduce sulla retta via dell’eterosessualità il personaggio della lesbica (altro che Povia...).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta