Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Premiato a Venezia alla sua uscita con il Leone d'Argento,è un capitolo importante nella filmografia di Peter Jackson,perchè è da considerarsi il suo passaggio dal cinema praticamente per soli appassionati "gore" alle grandi platee,con un dramma a tinte forti,con qualche screziatura horror che lo ricollega ai primi lavori del regista oceaniano.Da una storia vera,il racconto di come una passione soppressa si trasformi in un istinto omicida:il riconoscersi delle due ragazze l'una nell'altra,l'innamoramento e le fughe dalla realtà in un mondo favoloso e distorto sono tra le cose migliori di un'opera interessante e ben congegnata,ma che denuncia in più di un frangente la propria ambizione ad essere un film più "adatto" a tutti.Raccapricciante l'esecuzione della madre di una delle due protagoniste,a colpi di pietra,così realistica da suscitare fastidio,e tuttavia le due ragazze,al di là del gravissimo atto cui fanno ricorso per eliminare chi intralcia la loro relazione emanano un'antipatia consistente,nel loro porsi al di sopra degli "altri",certe di non poter trovare comprensione in loro.Un film comunque da vedere.
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