Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
A mio parere si tratta di uno dei film meno peggiori di un regista assai poco dotato come Roberto Faenza. È probabile che il buono che in questo film c'è sia frutto del romanzo di Tabucchi, così come della presenza di Mastroianni, ma, insomma, l'insieme regge, contrariamente ad altre prove (lì sì) disastrose del regista torinese, come I Vicerè (2007). Funziona, per esempio, l'appello agli intellettuali a non mettere la testa sotto la sabbia per non vedere quanto sta accadendo intorno a loro ed a prendere posizione decisamente contro il potere, almeno quando esso sia diventato oppressivo e violento. Purtroppo, vicino ad un bravo attore protagonista, giostrano attori tra i peggiori che abbiamo in Italia (Dionisi e la Braschi non sono certo prime scelte) e neppure l'altrove bravo Auteuil mi sembra al meglio delle proprie possibilità, nonostante che il film sia recitato in francese solo successivamente sia stato doppiato in italiano.
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