In Portogallo la dittatura salazarista si è insinuata nel paese, mentre nella vicina Spagna dilaga la Guerra Civile e in Italia è al potere Mussolini. Pereira, un vecchio giornalista mite e grasso, vorrebbe ignorare tutto ciò, per occuparsi solo dei libri che ama. Spiato dalla sua portinaia, si accontenta di prestare orecchio alle notizie che gli propina il cameriere Manuel. Finché l'incontro con due giovani "sovversivi", Monteiro e Marta, lo mette di fronte all'incalzare della drammatica realtà.
Note
Il film, che Faenza ha tratto dall'omonimo, fortunato romanzo di Tabucchi, sa rendere certi personaggi. Non sa rendere invece la violenza, rappresentata secondo i cliché inflazionati del cinema politico e sottolineata dalla musica insopportabile del sempre uguale Morricone.
E' una delle tipologie di film che amo particolarmente. Un grande Mastroianni (però si sente la stanchezza…) in un contesto che si adatta sensibilmente alla sua persona. I drammi, le difficoltà dela vita di oppreso. Originale. 7+
Roberto Faenza ha portato sullo schermo un piccolo capolavoro, nel 1995, in una Lisbona euforica per i preparativi dell'Expo del 1998, ancora neppure sfiorata dalla latente crisi economica che stava per abbattersi sull'Europa.
Faenza ricostruisce bene la vita della città, oppressa dal regime di Salazar. Siamo nel 1938. Marcello Mastroianni viene chiamato a interpretare un ruolo… leggi tutto
Sostiene Tabucchi che attraverso Pereira possiamo capire molto di quel che accadde in Europa prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Sostiene Tabucchi nel suo romanzo più famoso che anche le piccole azioni possono rappresentare prese di posizione efficaci ed emblematiche. Sostiene Tabucchi che la cultura, inconsciamente, può sconfiggere tutto. Sostiene Tabucchi che… leggi tutto
Elogio della vigliaccheria e del compromesso, la storia di Pereira insegna a chinare la testa alla prima occasione ed a dare sempre ragione al prepotente di turno. Per reagire l'anziano giornalista ha bisogno di un amico morto ammazzato nel letto, e anche così reagisce blandamente e fuggendo immediatamente a gambe levate: certo non è grazie a personaggi ambigui del genere che le dittature sono… leggi tutto
Qual'è il primo ricordo che avete di Ennio Morricone?
Credo che tutti quelli che conoscono Morricone si ricordano la prima volta in cui hanno scoperto uno dei componimenti del maestro. Io ricordo il giorno in…
Allora tanto per iniziare è una lista che ho visto sul web su un sito youtube non conosciuto a molti di voi , almeno lo credo , quindi è una lista non tanto personale di per se ma che per alcuni dei…
Roberto Faenza ha portato sullo schermo un piccolo capolavoro, nel 1995, in una Lisbona euforica per i preparativi dell'Expo del 1998, ancora neppure sfiorata dalla latente crisi economica che stava per abbattersi sull'Europa.
Faenza ricostruisce bene la vita della città, oppressa dal regime di Salazar. Siamo nel 1938. Marcello Mastroianni viene chiamato a interpretare un ruolo…
«Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra. Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla»
Da "Memorie di una…
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Commenti (3) vedi tutti
E' una delle tipologie di film che amo particolarmente. Un grande Mastroianni (però si sente la stanchezza…) in un contesto che si adatta sensibilmente alla sua persona. I drammi, le difficoltà dela vita di oppreso. Originale. 7+
commento di simonMastroianni ci mette del suo ed il film divena drammaticamente bellissimo, l'orrore dell'odio non è una esclusiva tedesco-italiana.
commento di faromagicoSe il libro era emozionante, il film è meraviglioso… anche solo per il ricordo di Mastroianni!
commento di RageAgainstBerlusca