Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Karin e Andrea sono sposati di diversi anni ed hanno due figli. Il loro è un matrimonio tranquillo fino a quando David, un giovane archeologo ebreo, entra nella loro vita. David si innamora di Karin che decide di dare inizio ad una relazione con lui. Quando Andrea scoprirà il menage Karin si troverà costretta a prendere una decisione.
Un film di Bergman centrato sulle relazioni famigliari, sull’adulterio e sulle convenzioni che alimentano i rapporti. Tutti i protagonisti sembrano essere in attesa dell’altro, delle decisioni che sarà in grado di prendere, e tutti vivono con sofferenza queste attese. E ci sono i due amanti, apparentemente lontani come cultura ma molto vicini come incastro psicologico. Quella che inizialmente potrebbe sembrare una conflittualità creata da fattori culturali si rivela via via l’esito di sofferenze individuali che sfociano tutto sommato in due aspetti stereotipi dell’uomo e della donna. Il “gioco” finisce quando uno dei due sarà capace di riappropriarsi della propria individualità e tirarsi fuori dalla ripetizione conflittuale.
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