Regia di Milos Forman vedi scheda film
lo adoro alla follia, ogni singola sequenza!! E' vero che non ha fondamento storico, essendo basato su una semplice leggenda, quella della rivalità tra Salieri e Mozart, probabilmente inesistente visto che forse neppure si erano mai incontrati, ma il regista ha tratto spunto da ciò per creare un film capolavoro. Unico!!!!
Vedendo questo favoloso film, che coinvolge fino all'inverosimile, grazie all'immensa bravura degli interpreti, del regista, le sontuose coreografie, una fotografia impeccabile, qualsiasi persona che abbia un minimo di moralità è scossa dalla cattiveria, dalla perfidia di Salieri, e, soprattutto, dalla sua invidia. Questo è un film sull'invidia, e sulla devastazione che può portare questo orribile, dico orribile, modo di essere. Shakespeare, nel suo "Otello", fa dire a Iago: "La tua vita è come una primavera e dà ombra alla mia". Ecco, questo è "Amadeus". Salieri è un perfetto Iago, a cui dà ombra il fulgido talento mozartiano, un talento che deve, per forza, distruggere. Mozart, purtroppo, non è tanto furbo da accorgersene, perchè questo sentimento orribile si può combattere solo con la forza e la fiducia in se stessi, invece di sprofondare nell'abbruttimento totale. Purtroppo, una gran parte dell'umanità, quella migliore, è costretta a subire ed a difendersi dalla peste dell'invidia, che fa fare qualsiasi cosa. Nel campo del lavoro, questa invidia si chiama spesso "mobbing". Lì una persona, come Mozart, è privata del suo modo di essere, il suo lavoro viene deriso, si trova totamente senza amici e si chiede spesso: "Perchè il mondo ce l'ha con me? Dove sbaglio?" In realtà, non si sbaglia da nessuna parte. Un detto che amo molto è di Oscar Wilde: "Il più grande peccato è l'imbecillità". Si può sempre far ragionare un cattivo intelligente, ma mai un imbecille. L'estrema invidia è spesso associata d una grande imbecillità di fondo, ed, assolutamente, alla vera mediocrità. Una persona valida dà sempre fastidio, provoca scompenso e dubbio nelle persone scialbe e sciatte. "Io sono il Re dei mediocri. Mediocri, io vi assolvo" - dice Salieri nel finale. Molto spesso, questa è la vera e cruda realtà.
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