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Amadeus

Regia di Milos Forman vedi scheda film

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La recensione su Amadeus

di bradipo68
10 stelle

Non so quante volte ho visto questo film.Al cinema quando uscì(e ne rimasi estasiato,non avevo mai visto nulla di simile),in videocassetta,in televisione,di nuovo al cinema con la versione director's cut.Ho regalato più volte il dvd.E ancora oggi quando lo vedo per l'ennesima volta l'impressione è sempre la stessa,sento sempre la stessa vocina che all'orecchio mi dice:-capolavoro-.Credo che Amadeus non sia un biopic in senso stretto:ci racconta in realtà il Mozart visto da Salieri al centro dell'omonima opera teatrale di Shaffer.E'un film sul tarlo della gelosia,sull'invidia che brucia la pelle del mediocre quando si accorge di qualcuno che ha un talento divino.Perchè Salieri ha ben chiaro fin dall'inizio che la musica di Mozart sarà destinata alla memoria perpetua mentre la sua cadrà nel dimenticatoio.E' un continuo rincorrersi tra Salieri e Mozart all'interno di una corte viennese,vista come luogo quasi di perdizione,tra una stanza e l'altra ,con scenografie una più preziosa dell'altra e costumi talmente belli che tolgono il fiato.Io in questo film ho riscontrato sempre un tono funereo nel celebrare l'arte indiscussa del giovane Mozart che agli occhi di Salieri appare come un giovinetto dissoluto,a prima vista neanche tanto intelligente e con una risata da ebete(che non è una creazione del doppiatore italiano come ho sempre sospettato,anche in lingua originale la risata è ugualmente insopportabile).Salieri dal fondo della sua segreta nel manicomio confessa al giovane sacerdote che ha passato la vita a cercare di alleviare il proprio senso di colpa per la morte di Mozart di cui si sente responsabile.Eppure ha sempre cercato di screditarlo di fornte alla corte viennese,si è sempre compiaciuto che le idee originali del genio salisburghese avessero accoglienza meno che tiepida a corte.Ma pur cercando di opporsi,finiva sempre per farsi trasportare emotivamente dalla forza della musica mozartiana.Il suo astio nasceva proprio dalla consapevolezza della grandezza della musica del rivale.Il film è la descrizione di questo rapporto controverso,un film in cui il Salieri di Murray Abraham giganteggia,recita con gl occhi e spesso ruba la scena al pur bravissimo Hulce che dona la sua baldanza tutta americana alla figura del genio musicale mozartiano.Accanto alla grande rilevanza dei contenuti(il racconto di Salieri vibra di vera emozione ed è ben tangibile quanto il tarlo dell'invidia lo corroda da dentro) non si può fare a meno di sottolineare gli enormi pregi formali dell'opera:le musiche di Mozart in questa cornice acquistano ulteriore fascino,come già detto scenografie e costumi sono quanto di meglio si possa immaginare,la fotografia rende magnifici gli esterni praghesi che si dimostrano un'ottima controfigura della grazia di Vienna.Magnifica è anche quella degli interni,nella seconda parte,quella più intima che ci svela il lato privato di Mozart:spesso a lume di candela ,alcune scene mi hanno riportato alla memoria la fotografia di Barry Lyndon.L'ultima sequenza a mio parere è speculare al finale di Qualcuno volò sul nido del cuculo.Mentre dal manicomio del film precedente si riusciva a fuggire,il manicomio in cui è rinchiuso Salieri ha proprio l'aria di essere una prigione eterna.A voler racchiudere tutto in un frase direi che Amadeus è un film sull'immortalità di Mozart e sulla gloria effimera di Salieri.

Su Milos Forman

eccellente sotto tutti i punti di vista

Su Tom Hulce

la parte dell sua vita

Su F. Murray Abraham

spesso ruba la scena a Hulce

Su Elizabeth Berridge

discreta prova

Su Simon Callow

non male

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