Regia di Milos Forman vedi scheda film
Amadeus è un film che ho visto in sala nella versione Director's cut uscita qualche anno fa, e lo possiedo in dvd sempre nella stessa versione. Ho letto comunque che le differenze fra le due versioni non sono sostanziali, al di là dell'aggiunta di circa quindici minuti in più (nella nuova versione il film dura 173 minuti). Il film è un pregevole esempio di biopic, per quanto sicuramente non del tutto fedele alla verità dei fatti storici, ma si sente la mano di un grande regista, il suo talento visivo nelle riprese a Praga che funge da Vienna è indiscutibile, e anche la drammaturgia di Peter Shaffer è molto abile (le uniche riserve, però, vanno alle prime sequenze in cui appare Mozart, dove è caratterizzato effettivamente un pò troppo come lo scemo del villaggio; ma il personaggio aumenta di spessore in seguito e diventa una figura quasi tragica, soprattutto quando sopraggiunge la malattia, al cospetto dell'intrigante e perfido Salieri). Basta confrontarlo a tante altre biografie cinematografiche di personaggi illustri e la differenza salta agli occhi (ieri ho visto il film La vie en rose su Edith Piaf : non so se sia fedele alla vita della cantante francese, ma il trattamento cinematografico è convenzionale e stracolmo di stereotipi...) Un film dove si ascolta tanta buona musica, che Forman ha saputo integrare perfettamente alle immagini, e dove si entra all'interno del misterioso processo che porta alla creazione artistica, soprattutto nella memorabile scena di Mozart a letto morente che detta a Salieri le note del Confutatis maledictis. L'accento del film (e della pièce da cui è tratto) è sicuramente posto più su Salieri che su Mozart, e la figura del musicista italiano è resa credibile da un'ottima interpretazione di Fred Murray Abraham, attore qui di grande sensibilità, che in seguito però ha proseguito una carriera piuttosto deludente. Credibile e ben risolto anche il rapporto fra l'enfant prodige e il padre, figura centrale nel suo percorso artistico, così come efficace risulta la figura dell'imperatore che sostiene di fronte all'incredulo Mozart che nella sua partitura ci sono "troppe note". Dunque, nel complesso un bel film, e una volta tanto, gli Oscar sono stati meritati...
voto 9/10
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